L’ex calciatore della Juventus, Giorgio Chiellini, pubblicò qualche anno fa l’autobiografia “Io Giorgio”, dove sono presenti aneddoti sulla sua brillante carriera calcistica. L’attuale difensore dei Los Angeles FC, ha trattato il tema relativo al morso riservatogli dall’attaccante, Luis Suarez, durante la gara del Mondiale 2014 tra Uruguay e Italia. Ecco il suo pensiero su quel famoso episodio:
 

“Il morso di Suarez? Non è successo niente di strano quel giorno. Io avevo marcato Cavani per la maggior parte della partita, un altro attaccante difficile da gestire poi, improvvisamente, ho notato che Suarez mi aveva morso la spalla. È successo, e questo è il suo modo di porsi nei confronti diretti, e, se posso dirlo, è anche il mio: lui e io siamo simili e mi piace affrontare così le sfide. Ammiro la sua malizia, se la perdesse diventerebbe un attaccante normale

Dopo un paio di giorni ci siamo risentiti al telefono e non c’era bisogno di chiedermi scusa. Anch’io in campo sono un gran figlio di p… e ne vado fiero: le malizie fanno parte del calcio, neanche le chiamo scorrettezze. Bisogna essere furbi e io Suarez lo ammiravo da sempre”
 

 

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