Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, è intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida di domani con il Milan. Di seguito le sue parole:

76 gol segnati dalla Lazio in stagione, ma 0 contro il Milan: è un caso?
“Il Milan è una squadra forte e prende un numero limitato di gol. Ci abbiamo fatto due partite che loro hanno vinto agevolmente. La distanza era netta, vediamo di assottigliarla. Spero che domani sarà una partita diversa, in entrambe le gare giocate con loro in pochi minuti abbiamo preso 2 gol”.

C’è rammarico per l’occasione mancata col Torino?
“Non bisogna pensare sempre e solo gara per gara. Nelle ultime 12 partite abbiamo fatto 24 punti, 13 nelle ultime 6. Col Torino abbiamo sbagliato qualcosa, ma la mia squadra sta dando segnali di crescita. E poi il Torino è forte, ha pareggiato con Milan e Juventus, può farlo anche con noi soprattuto se non entriamo in campo con le giuste distanze”.

Come sarà la corsa all’Europa?
“Sarà una sfida punto a punto fino alla fine. Se domani sarà decisiva? Mancano 5 partite, tutte sono motivo di rischio e opportunità. Perdere punti ora è problematico, dobbiamo raccattarne più possibili”.

Non avete passato una settimana semplice…
“Tutte queste situazioni non aiutano. Abbiamo avuto una settimana con 8 giocatori influenzati insieme. Vediamo chi riusciamo a recuperare”.

La protesta dei tifosi influenza la squadra?
“Non penso, anche perché noi non conosciamo i dettagli, credo sia una cosa che venga da lontano e non posso giudicare. A noi interessa avere un sostegno nello stadio, come abbiamo sempre avuto. Sarebbe determinante, altrimenti la mancanza può farsi sentire”.

Il finale di stagione della Lazio può condizionare il suo futuro?
“Mi lascio condizionare dalle parole del presidente. Il contratto non conta. Posso avere anche 10 anni di contratto, ma se non sono più in sintonia con il programma e l’ambiente non rimango. Oppure viceversa: posso avere un mese di contratto ma estrema voglia di restare a tutti i costi perché sono in sintonia con tutto. La posizione finale termometro del mio lavoro? Sarebbe più preoccupante arrivare al 5° posto senza aver la sensazione di aver costruito qualcosa che arrivare 8° ma con la consapevolezza di aver costruito per il futuro”.

Come sta Milinkovic?
“Ha fatto tutto l’allenamento con noi. Sta meglio di altri che hanno avuto l’influenza, anche se molti poi hanno avuto delle ricadute. Domani avremo il quadro più chiaro”.

Zaccagni è un po’ in calo…
“Fa parte nella stagione di un giocatore avere dei momenti in cui rende al 102% e altri in cui gioca al 95%. È fisiologico sull’arco di 50 partite”.

Quanto e cosa manca alla Lazio per colmare il gap con le big?
“Il passo per diventare forti, per ora non lo siamo stati, almeno per l’altissima classifica. Ma è un problema decennale: negli ultimi 7-8 anni, quando non c'erano Inter e Milan, la Lazio ha fatto la Champions una volta sola. Ora che sono rientrare le milanesi è più complicato”.

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