Pasquale Bruno ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a GoalCar circa il suo passato da calciatore, soffermandosi sulla questione delle risse in campo. Ecco un estratto della sua intervista: 

“Spesso mi sono preso con Annoni, Scifo, Casagrande. Lo spogliatoio non è un oratorio, quando ti girano te la prendi anche con i compagni. Quando il periodo è negativo, l'aria è pesante, e basta poco così in allenamento per fare rissa. Un anno Aguilera fu indagato per un giro di prostituzione, non so per quale motivo lo avevano messo in mezzo. E spesso giocavamo con lui su questa cosa e se la prendeva a morte con me e gli altri".

Il calciatore ha poi rivelato alcuni aneddoti relativi alle risse e ai cartellini rossi: “Marcavo Casiraghi, ci fu un cross di Alessio, saltammo in 4 e ci fu la rete di Casiraghi. Presi un giallo e dopo 18 minuti un altro, quindi l'arbitro Ceccarini estrasse il rosso. Per me il giocatore aveva fatto una sceneggiata, chiesi all'arbitro perché mi cacciava e lui mi disse solo vai via. E lì mi incavolai davvero. Policano anche fu espulso e prese cinque giornate ma almeno spaccò la faccia a Casiraghi, io otto giornate senza fare nulla".

Avrò perso due stagioni e con le multe mi sarei comprato un appartamento. Solo quelle otto giornate furono 42 milioni di multa. Alla Juve presi 5 milioni di multa per aver litigato con Schillaci. In una partita lui voleva scartare tutti e lo mandai a quel paese. A fine partita ci fu una rissa, mi prese da parte Zoff e mi mandò lontano".

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