Mario Sconcerti, sulle colonne del Corriere della Sera, ha espresso la sua opinione sul mercoledì di Champions delle italiane. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto:

"L’inizio ad alto livello della Champions non porta grandi notizie. Solo la corsa travolgente del Napoli, così logica, così poco resistibile da far pensare a un tramonto del vecchio Liverpool [...]. L’Inter ha avuto poche fasi di partita per dare qualcosa, la differenza è sempre stata tanta con il Bayern. Più qualità individuale, [...] poi organizzazione e soprattutto velocità. C’è qualcosa del grande calcio europeo che non sappiamo pareggiare. È questa rapidità nel trovarsi, nel pressare sempre l’avversario senza perdere equilibrio. È stata a tratti imbarazzante la differenza sia pure contro un’Inter volenterosa ma impotente. Il migliore forse è stato Mkhitaryan, [...]. Il più inutile Dumfries, né ala né aiuto a centrocampo. Molti errori in ripartenza dell’Inter, ma non c’erano spazi, il Bayern era dovunque. [...] Ma l’equilibrio non mancava. La lezione è questa. L’Inter è stata costretta a coprire sempre, a difendersi zona per zona aspettando avversari superiori. Questo ha portato la partita a essere lineare, conseguente. Poteva finire in tante maniere, ma la più normale è stata quella in cui è finita. L’Inter non è all’altezza che si sperava, ma il Bayern è oltre quello che era previsto. [...] L’Inter era soffocata subito appena ripartiva e soffriva quando i triangoli del Bayern arrivavano davanti alla porta di Onana. Ecco, Onana. Non mi è sembrato all’altezza, dentro una squadra che non sa ancora guidare. Spettacolare nelle incitazioni, ma con un’enfasi che i compagni non hanno mai compreso [...]".

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