La redazione de Il Pallone Gonfiato ha intervistato in esclusiva Jolanda De Rienzo. La giornalista sportiva ha risposto così alle nostre domande: 

Partiamo dal Napoli. Senza i suoi senatori Insigne, Mertens e Koulibaly, sembrava che gli azzurri potessero vivere un campionato d’assestamento senza particolari sorprese. Invece, il mercato ha dato il via ad un percorso strepitoso ed inatteso…

“Cristiano Giuntoli e la società meritano solo applausi, hanno realizzato delle operazioni di mercato incredibili. Spalletti durante le prime gare di campionato sembrava scettico rispetto al restyling, storceva un po’ il naso quando veniva interpellato in conferenza stampa ed il presidente parlava di scudetto. È stato tutto velocissimo: sono cambiati i senatori, i costi d’ingaggio… il tutto quasi in un’unica sessione di mercato. Raramente accadono cose simili. È stata un’operazione finanziaria fatta con un cospicuo abbassamento dell’ingaggio relativo alla rosa”.

Soprattutto Insigne che nelle ultime stagioni non era più un valore aggiunto. A cosa era legata l'insoddisfazione che si percepiva dallo spogliatoio? 

“C’è qualcosa che scatta nella testa dei giocatori dopo una grande delusione: tra tutte lo scudetto mancato durante la stagione di Sarri. L’atteggiamento negativo non credo sia stato voluto da Insigne. Spesso, durante le interviste, alcuni calciatori parlavano di essere stati “derubati”, di aver subito torti insanabili quell’anno. Credo sia scattato qualcosa di involontario nelle loro menti, qualcosa che li vedeva rassegnati ad un epilogo che non dipendesse più soltanto da loro. Il bel gioco, il cuore oltre l’ostacolo, non bastavano più, prendevano il sopravvento sovrastrutture mentali che, alla lunga, sono stata deleterie e hanno portato a perdere alcune partite decisive. Invece, con la testa più libera e sgombra, come quella del nuovo organico di Spalletti, che ha tanta voglia di dimostrare, come Kim, Kvaratskhelia… il gruppo è diventato coeso, entusiasta, e con il bel gioco sono arrivati risultati sorprendenti”.

I nuovi calciatori portati in azzurro da Giuntoli sono di grande prospettiva, le quotazioni di ognuno di loro sono già lievitate…Quanto sarà importante dare continuità al progetto confermando la rosa?

“A giocatori come Kim è stata impostata una clausola di 50 milioni di euro, fa capire che questo calciatore è esploso in maniera velocissima e imprevedibile, altrimenti non ci sarebbe stata una clausola così bassa. Il Napoli ci sta già lavorando per eliminarla. Kvara è stata un’operazione geniale, meno di 15 milioni il costo del cartellino, un cartellino che costava 30 milione durante il periodo di Ancelotti a Napoli. Ha desiderato chiarirlo Giuntoli in una recente intervista: il calciatore era già nei progetti della società. Il direttore sportivo ha aspettato che scendesse il prezzo del cartellino, ha atteso il momento giusto per portarlo alla corte del Napoli. È chiaro a tutti il talento del georgiano, per non parlare della spiccata personalità”.

I cinque cambi hanno cambiato le carte in tavola negli ultimi anni. Con una panchina lunga e di qualità come quella del Napoli si ha sempre l’asso nella manica…

“È stata una previsione intelligente da parte della società, con la consapevolezza dei cinque cambi ha infoltito la rosa e ha aumentato le scelte di Spalletti. Il Napoli ha un’altra squadra titolare in panchina. Non a caso il mister li chiama “i titolari di trenta minuti”, questo è un fattore imprescindibile per vincere un campionato”.

Quali scenari potrebbero aprirsi sul campionato di serie A dopo la ripresa di gennaio? 

“Una sosta così lunga è imprevedibile. Non è mai successo. Spalletti con il campionato russo ha già vissuto una sosta invernale, con lo Zenit, però la sosta legata al mondiale di quest’anno esula da qualsiasi previsione. Alcuni calciatori continuano a giocare, altri si fermano, è richiesta tanta competenza da parte degli staff tecnici e sanitari per tenere sempre in gamba i calciatori e scongiurare infortuni”.

Quali equilibri potrebbero spostare le operazioni di mercato di gennaio?

“La Juve lo scorso anno lo ha dimostrato con l’arrivo di Vlahovic. Gli equilibri sicuramente muteranno. In casa Napoli non credo verranno fatti grandi cambiamenti, se non per ovviare alla partenza di qualche calciatore un po’ scontento, perché poco utilizzato come Demme. Credo che le altre lavoreranno sui rinnovi. La Juve ritroverà calciatori come Pogba, Di Maria, Chiesa… che non ha avuto a disposizione da inizio stagione. Anche la Roma ritroverà Dybala che, per ora, ha avuto a mezzo servizio. Pensando alle squadre candidate per la parte alta della classifica, quindi, si parlerà soprattutto di rinnovi”.

Tra le squadre “rivelazione” c’è anche La Salernitana. I granata hanno cambiato pelle rispetto alla scorsa stagione, dove potranno arrivare?

“È una squadra che mi piace molto: ha personalità, dedizione al lavoro, programmazione. Non a caso c’è un direttore, Morgan De Sanctis, che è un uomo che non molla mai, ha coraggio. Il motto della Salernitana, infatti, recita: Macte Animo. Stimo tantissimo anche Nicola, nonostante alcuni lo abbiano addirittura messo in discussione, ciò mi fa sorridere perché la Salernitana è ben oltre le aspettative iniziali. Può capitare di perdere qualche partita, è sempre bene ricordare qual èla rosa che si ha a disposizione. Il progetto della Salernitana credo vada promosso a pieni voti. Il calcio non conosce gratitudine, al di là della miracolosa salvezza dello scorso anno, Nicola sta svolgendo un ottimo lavoro anche in questa nuova stagione”.

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