Dopo la sosta per le Nazionali, il Bologna, come tutte le altre società, ha dovuto lavorare con il materiale a disposizione, raccogliendo i rientranti solo nel finale di settimana. A due giorni dalla gara casalinga, che andrà in scena domenica ore 12:30 al dall'Ara contro l'Udinese, il tecnico rossoblu Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa a Casteldebole. 

“Non ho ragioni per lamentarmi di questa sosta. Ho scelto io questo mestiere e sono soddisfatto. I giocatori convocati dalle loro nazionali hanno fatto bene, sebbene i rispettivi minutaggi siano stati differenti, ma è normale sia così. La restante parte del gruppo che ha svolto le sedute qui al centro tecnico, ha lavorato con cura. L'importante è che, una volta varcata la soglia di Casteldebole, diano tutti il massimo per preparare al meglio la sfida successiva. Tutti avranno la stessa chance di scendere in campo dal 1', nessun'eccezione. Mi aspetto la miglior Udinese. Sono una squadra abituata al duello fisico, ai contrasti e alle accelerazioni ad alte intensità, sebbene quelle non manchino neppure a noi. Sfruttano molto le punte con una che attacca la profondità e l'altra incontro, con anche il supporto del centrocampo. A differenza dell'andata, nella quale per certi versi siamo stati anche fortunati dovremo essere attenti, fin dall'inizio, alla loro fisicità, la quale può essere scardinata con il palleggio, per noi imprescindibile. Disciplina e sacrificio da parte di tutti. Dominguez ha fatto il possibile in questi giorni per essere a disposizione e potrà essere un valore aggiunto per noi. Sansone, autore del gol all'andata, può tornare al centro dell'attacco, ma ci sono anche altre soluzioni. Lo vedo meglio nella zona centrale piuttosto che esterno, siccome ha movenze, tempi giusti di smarcamento e buone capacità realizzative. Il rientro dall'infortunio, seppur lieve, non è stato facile poiché poi subentrano vari fattori, ma ora sta bene, si allena con il gruppo e può essere un'arma in più per domenica. Arnautovic e Cambiaso stanno recuperando ma sono ancora indisponibili: non sappiamo quando potranno rientrare. Nella mia squadra non importa chi segna, perché dico sempre che l'attaccante è allo stesso tempo il primo difensore. L'importante è trovare la soluzione per responsabilizzare al meglio il compagno, a prescindere dal ruolo. Cerco di dare la stessa opportunità a tutti di fare gol, perchè segnare è sempre soddisfacente. Dal mio arrivo a Bologna, 200 giorni fa, so che sono state fatte cose buone, ma c'è ancora da migliorare per fare meglio. Progetti futuri? Ho visto progetti biennali vincere e altri decennali non arrivare al successo. L'importante è procedere sulla stessa linea e avere un obiettivo comune e concreto da raggiungere correttamente. In questa società le basi le ho notate dal momento in cui sono arrivato, cercando continuamente di migliorare per vedere cosa è giusto cambiare e cosa no, siccome il margine di crescita è evidente. Per quanto riguarda le parole spese da Gigi Buffon alla BoboTv mi hanno fatto solo che piacere, in quanto provengono da un campione e una bravissima persona che ha saputo aiutarmi al mio arrivo da oriundo in Nazionale. Ho sempre visto qualcosa d'interessante quando giocavo e provavo a replicarlo. I giudizi altrui non m'interessavano, reagivo a  modo mio. Non mi capita spesso di guardare i campionati esteri, però, in Sudamerica il livello si è alzato e questo ha fatto sì che anche gli altri campionati elevassero il loro tasso qualitativo”.

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