Durante la puntata pomeridiana del contenitore "Radio Radio lo Sport" in onda sulle frequenze di Radio Radio, tra i vari argomenti toccati, c'è stato quello della Roma, dove il giornalista e presidente dell'USSI Luigi Ferrajolo è stato molto critico sia sul match pareggiato contro il già retrocesso Venezia, sia sui festeggiamenti a fine partita con annesso giro di campo, per un campionato reo secondo lui molto deludente.

Di seguito ecco le sue dure parole a riguardo:

“Quando si parla della Roma mi sono convinto che non è più un fenomeno calcistico, ma un fenomeno che va affidato a degli istituti di psicologia, di suggestioni collettive perchè la Roma di chiunque allenatore avesse buttato via come ha fatto tra Firenze e soprattutto contro il Venezia già retrocesso, l'avrebbero inseguiti non dico con i forconi, ma comunque con i fischi. Invece ho letto e visto del giro di campo, il giro di campo la Roma l'ha fatto quando ha vinto lo scudetto. Evidentemente c'è una realtà e c'è una finzione, ormai siamo caduti in questa suggestione: il pubblico l'ha fatto perchè c'è la finale, ma non vuole dire che ha vinto la Coppa, la deve giocare e se gioca come ha fatto contro il Venezia, traverse a parte che però fanno parte del gioco, sarà difficile vincere la Coppa. Ormai sono senza parole e devo prendere atto che la Roma ormai è diventato un fenomeno collettivo che prescinde dalla realtà, perchè rischia se non vince a Torino di non andare in Europa a meno che non vinca la Coppa. Quante fishes abbiamo buttato su questa benedetta Coppa? Abbiamo buttato una situazione di grande vantaggio perchè aveva più punti, ma tra Firenze e la partita contro il Venezia, ripeto con il Venezia, che se succede a Rudy Garcia ancora stiamo ad inseguirlo”.

Poi Ferrajolo ha finito il suo pensiero sulla Roma, rispondendo al collega del quotidiano “Il Messaggero” Gianluca Lengua che non era d'accordo con la sua analisi:

“E' come andare a teatro, non è più una partita di pallone perchè si prescinde da tutto. Tu dici si sono innamorati di questa squadra, ok, io farei una precisazione: si sono innamorati soprattutto di Mourinho, perchè se la squadra gioca male come fai ad innamorarti? E' una rappresentazione teatrale a cui la gente va con amore e con passione e si astrae dalla realtà che è appunto una Roma che non fa gol al Venezia. Questo non è pallone, è un'altra cosa. Tu non batti il Venezia, ci rendiamo conto e hai messo in pericolo se non in dubbio un posto nelle Coppe che hai inseguito tutto l'anno e fai il giro di campo!”

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