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Il giornalista Fabio Caressa ha rilasciato un'interessante intervista a FanPage dove ha parlato del "suo" Mondiale 2006 da telecronista, fino ad arrivare all'ultimo fallimento Mondiale della Nazionale di Mancini, contro la Macedonia. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

"La cosa che mi dà più fastidio è mio figlio che è del 2009 e non ha ancora visto un Mondiale con l'Italia. Hai voglia a dire che ce ne sono talmente tanti davanti che non te ne accorgerai neanche: invece sono proprio quelli gli anni in cui i ragazzi si avvicinano al calcio. Il primo Mondiale ce lo ricordiamo tutti, generalmente è la prima cosa che vedi del pallone e quindi questo lascerà un buco incolmabile. Poi Mancini decide liberamente, la Federazione decide liberamente, però non la liquidiamo come fosse una cosa normale perché se no è un dramma. Significherebbe che ci stiamo abituando a non giocare un Mondiale"

TROPPE PARTITE IN TV - "Credo che oggi si sia andati troppo oltre sul numero di partite che vengono trasmesse. Alcune partite di scarso interesse bisogna metterle tutte insieme. E il prodotto va lavorato ancora di più, non farlo sarebbe un errore. Soprattutto sulla presentazione e il post delle partite. La creazione dell'evento, insomma. Perché oggi quello che funziona sono gli eventi in diretta".

 

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