Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie 
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via 
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo 
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai…

 

Ieri, 30 dicembre, la Lega Basket ha deciso di rinviare tutte le partite in programma il 2 gennaio. Scelta giustissima. Bisogna valutare gli ultimi provvedimenti del governo e, soprattutto, non si può rispondere a un virus che viaggia velocissimo opponendo la lentezza, meglio, la rigidità di gabbie come quelle regolamentari e di calendario che, pensate per tempi normali, non sono oggi sufficientemente resilienti, come si ama dire.
 

E'vero che, come da comunicato, 

  • considerato l’obiettivo primario di preservare sempre e in ogni caso la salute di tutti i giocatori, allenatori, componenti dello staff medico e dirigenziale, di tutti i lavoratori coinvolti, nonché degli arbitri e degli ufficiali di campo;

non è stato dedicato nemmeno un pensiero agli spettatori, che sarebbero stati paganti e che da abbonati sono comunque azionisti per consumo del prodotto basket, ma gli ulteriori provvedimenti decisi ( e il corsivo è la lista dei desideri ) hanno chiarito a tutti il cambio di marcia. 1 È stato nominato un terzetto di medici per il dialogo stretto con il CTS e le ATS, per aggiornare e uniformare ogni tipo di protocollo. 2 È stata svelata, con precisione assoluta, la percentuale di non vaccinati presente nelle squadre. L'associazione giocatori ha garantito la sua collaborazione, pronta anche a una discussione sul valore del basket che, continuamente ridotto dagli effetti del Covid, male estremo, comporta anche, estremo rimedio, una trattativa relativa ai compensi. Insomma, tutti hanno capito che difendere troppo il presente mette a rischio il futuro che diventa la vera preoccupazione 3 Ogni club si è dotato di una sua anagrafe vaccinale, non per controllare i tifosi come un Grande Fratello qualsiasi, al contrario per difenderne i diritti e mostrarne lo stato di salute a chi pensa che le partite nei palasport siano tutte dei focolai peggio di un viaggio in autobus o il giorno di apertura dei saldi.

 

Poi, oggi, la Lega Basket ha comunicato l'orario del recupero di Armani Segafredo, rivincita della finale scudetto, la miglior vetrina del campionato, partita già designata per la diretta Rai il giorno di Santo Stefano. La diretta è salva, che poi sia programmata alle 16 di mercoledì 5 gennaio è solo la dimostrazione, forse definitiva, che il poco spazio che il basket ha sulla Rai, non è colpa della stessa Rai, ma di chi accetta un orario del genere. Che lascia interdetti per una serie di motivi: se la tv può imporre qualunque orario che fine fanno le strategie, sempre più necessarie, per recuperare il pubblico presente visto che nessuno ha sfiorato il 100% del 60% ? Lo stesso basket che voleva le capienze al 100 per cento spinge per la fruizione digitale, a un orario che comunque non premierà gli ascolti, dunque senza valorizzarsi come prodotto tv E accettare che la partita più importante del campionato, anche in una stagione come questa, sia una specie di riempitivo non è una vittoria, ma una mortificazione di tutto il campionato.

 

infine, mercoledì 5 gennaio, in prima serata su Rai 2, ci sarà Kalipe', un programma musicale incentrato su una canzone diversa in ogni puntata. Il programma è ambientato negli scenari magici che può regalare il Monte Bianco dice la presentazione L'ospite della puntata numero 1 è Nek. La canzone La cura di Battiato che ci proteggerà dai turbamenti che incontreremo sulle nostre vie

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