Il Napoli si è lasciato svanire il sogno Scudetto perdendo troppi punti per strada. Quali sono i motivi della crisi azzurra? Ne parla Antonio Corbo nel suo editoriale per Repubblica: "Si può sapere che cosa è successo? Si va nello stadio dei sospiri qual è diventato l’ex San Paolo con 6 sconfitte interne su 7 per assistere alla più enigmatica delle partite. La reazione della squadra conta più del risultato. Dirà davvero se nel calcio due cene pagate dal presidente, che ne offre sempre malvolentieri con la sua pittoresca avarizia, sono più efficaci di una desolante clausura".

I cambi di umore sono nel suo stile. Lo stesso cinema racconta un produttore sperso fra troppe scelte di progetti. Sono suoi i film che vincono 15 David di Donatello e un Nastro d’Argento, sono suoi “Tutti in piedi in Paradiso” e “Manuale d’Amore”, ma è anche lui a gradire gli incassi con le grasse risate di Boldi nei cinepanettoni. In questi contrasti si disorienta anche il tifoso, che vuol capire quale futuro si nasconda oltre questa indecifrabile settimana. Dopo lo scudetto più facile da vincere e più goffamente sprecato, sarebbe interessante invitare il Napoli a guardarsi dentro. Si immagina un confessionale. Se De Laurentiis dice quasi tutto evitando il contraddittorio, si può cercare al contrario la verità con domande senza risposte".

"1) Se il calcio vende sogni, il tifoso all’idea del terzo scudetto preferirà mai sapere che sono in ordine i conti?

2) Se il management è un valore e il mercato è competenza, si può conciliare il profitto con le vittorie. Il Napoli è in grado di provarci??

3) Il secondo, terzo e quarto posto sono gli obiettivi perfetti tra costi e ricavi, ma ci sarà mai una Formula 1 che premia non il pilota primo al traguardo ma quello che consuma meno carburante?

4) Per Spalletti poteva essere il primo scudetto italiano, ha mai creduto di riuscirvi a Napoli lottando allo stremo con tutta la squadra?

5) Il presidente rileva che il Napoli corra meno degli altri. Grave accusa. Perché nessuno si ribella tra allenatori, preparatori e medici?

6) L’anno dei 91 punti aveva Sarri in panchina, Reina, Albiol, Callejon, Insigne, Mertens in campo. Irripetibile?

7) Con Koulibaly spesso assente, Insigne in partenza, Mertens declassato a gregario il Napoli non è stato mai determinato dello scatto finale. Quanto ha inciso l’assenza di un leader?".

 

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