Gavillucci, ex arbitro, è stato ospite a TMW Radio alla puntata di Maracanà, dove ha potuto esprimere il proiprio parere riguardo gli episodi della gara di ritorno di Champions League tra Napoli e Milan, terminata in parità e che ha permesso ai rossoneri di raggiungere la semifinale della competizione europea più ambita:

“l calcio di rigore del Milan? E' un episodio particolare, si deve scavare nelle pieghe del regolamento che nelle riprese di gioco come è il rigore per decretare la posizione di un calciatore deve prendere in considerazione i piedi a terra dei calciatori. Quindi è stato regolare il rigore battuto. Una cosa è se il piede è in sospensione, un altro se c'è già il piede poggiato dentro l'area, che porterebbe in questo caso alla ripetizione del rigore. Il rigore di Leao? Io pensavo avesse preso il pallone e mandato in angolo, dalle immagini si vede che tocca prima Lozano e mi sarei immaginato la chiamata del VAR. La discriminante è stata quella di aver toccato il pallone, ma lì tocca tutto. La deviazione non salva Leao dalla punizione. Quello di Tomori non è mai rigore. Il difensore non fa nulla per aumentare il volume del corpo, il movimento è congruo e mi sarei aspettato l'intervento del VAR. Quello è codificato come non rigore”.

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