Ivan Zazzaroni ha commentato il calciomercato condotto fin qui dall'Inter, concentrandosi sulla figura di Beppe Marotta: “Delle due l’una: o è davvero bravo, il Migliore, o sono troppo scarsi gli altri. Sto parlando di Beppe Marotta, anni 65. Quando gli sentite dire “sì sì no no” sappiate che sta per fottervi con la delicatezza della piuma. D’oca, dove l’oca siete voi. (…) Forte di una proprietà debole (nonostante gli sforzi dell’entusiasta e educatissimo Steven Zhang) e in evidenti difficoltà finanziarie, con un bilancio che ulula alla luna e le casse vuote, Marotta ha comunque portato a casa Mkhitaryan (…), Asllani e soprattutto si è posto nella splendida condizione di poter rinforzare la squadra con Dybala a zero e addirittura Big Rom Lukaku in prestito oneroso (non meno di 8, 10 milioni). E non è tutto”.

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Continua così Zazzaroni: “Con l’aiuto di Piero Ausilio, il ds, prova a recuperare qualche milioncino attraverso operazioni di secondo piano (Di Gregorio ceduto definitivamente al Monza, i piazzabili Pinamonti, Dalbert, Sensi, Lazaro, Satriano, Casadei e Pirola). Eppure, dopo aver fissato i valori dei pezzi più pregiati (Skriniar, Bastoni e Dumfries) e nonostante la fame di denaro, non arretra di un metro: ottanta voglio e ottanta mi dovete dare per uno dei centrali, 60 per l’olandese. Sempre lui, Beppe da Varese, ha acquisito negli anni una straordinaria sensibilità politica, oltre che mercantile: riesce a lavorare su più tavoli e a coprire posizioni anche opposte e contrastanti senza che gli altri se ne accorgano”.

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