Caos Juve, Bosco: "Solo per la Mafia lo Stato investe tanto. Livello di accanimento tale da far impallidire le iniziative ai tempi di Calciopoli"
Il giornalista di fede bianconera si è soffermato sul comportamento della giustizia nei confronti della Juventus criticandone il suo modus operandi
Andrea Bosco torna a parlare della delicata situazione in casa Juventus, vittima di un accanimento furioso dopo la dimissione in blocco del Cda bianconero, compreso il presidente Andrea Agnelli ed il vicepresidente Pavel Nedved, e l'inchiesta Prisma che ha preso il via. Il giornalista di fede bianconera è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, soffermandosi sul comportamento della giustizia nei confronti della Vecchia Signora, criticandone dunque il suo modus operandi. Di seguito le parole di Bosco: “Solo per i processi di mafia si è visto un dispiegamento di uomini, mezzi, tecnologia, investigatori simile, il quale è in funzione da quasi due anni per l’inchiesta Prisma riguardante i bianconeri. Ora, mi sembra esagerato sostenere che Madama sia un’associazione a delinquere da parificare alla mafia per giustificare un’inchiesta di tali dimensioni e con queste modalità. Detto ciò, se la Juventus risulterà colpevole, dev’essere punita severamente, ma prima bisogna dimostrare che lo sia. Solo in un paese incivile come l’Italia escono a ritmo di ogni ora spezzoni di intercettazioni – completamente decontestualizzate – relative a colloqui di dirigenti bianconeri e captate ovunque, fino alle stanze del presidente”.
Bosco ha poi aggiunto: “Se ci fosse un interesse da parte qualche realtà economica estera di azzerare il calcio italiano? Quante società sono in mano ad investitori stranieri? Vi dice niente quello che è successo nell’assegnazione del Mondiale al Qatar o che un club saudita abbia offerto 200 milioni a Ronaldo per giocare in un campionato che non è tra i primi al mondo? Mi piacerebbe venisse fatta un’indagine perché stanno emergendo cose oscene relativamente a questo paese. Ci sono altri scenari che andrebbero approfonditi, oltre a quelli calcistici ed economici”.
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