Dopo Karsdorp, il tecnico della Roma, Josè Mourinho, ha criticato pure un altro calciatore della sua rosa: l’attaccante inglese Abraham. Durante la conferenza stampa post gara del match contro il Torino, un giornalista ha chiesto al portoghese se il britannico necessita di un aiuto psicologico. Ecco la sua dura risposta: 

Abraham? Io magari sono old fashion, però io penso che quando diventi un giocatore professionista e in un universo di milioni di bambini che lo volevano essere, non hai bisogno dell’appoggio di nessuno, non hai bisogno di una fonte esterna a te stesso per motivarti, per darti quello di cui hai bisogno. Che cos’è questo? L’allenatore, lo psicologo, macché. Tu devi dare tutto in campo quando giochi, in ogni allenamento, in ogni partita. Poi, giochi bene, giochi male, sbagli, non sbagli. Il giocatore che con me sbaglia, posso dire che è scarso, ma un’altra cosa è l’atteggiamento. La tua domanda riflette il mondo di oggi. Quale atteggiamento psicologico? Corri amico, sbagli uno, prendi un’altra, corri. Amico, milioni e milioni di bambini vogliono arrivare, ne arrivano in pochi. Sei un privilegiato.

Volpato non è giocatore per giocare contro squadre come il Torino che gioca a uomo, aggressivo, sono tosti. La colpa è stata mia. L’ho cambiato per migliorare squadra e proteggere lui, fa parte del suo processo di formazione.

Altri giocatori devono avere un altro livello non dico di performance. Ripeto, puoi sbagliare, fa parte dell’uomo, però atteggiamento no. Nessuno ti motiva per prendere lo stipendio, dobbiamo tutti dare di più”

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