Intervenuto a Juventibus Live, il giornalista Giuseppe Cruciani ha commentato le parole discutibili di Mario Sconcerti rilasciate a Pressing, sull’aggressione dei tifosi della Fiorentina nei confronti di un tifoso dell’Inter allo Stadio Franchi. Ecco l’analisi di Cruciani, raccolta per voi da Il Pallone Gonfiato:
 

Sconcerti? Ho ascoltato l’intervento di Mario in diretta. Amo le provocazioni e non ho trovato così scandaloso questo intervento. Pure essendo uno di quelli che dice che ogni tifoso ha il diritto di andare in ogni posto di uno stadio con la maglietta della propria squadra del cuore. Capisco che ci sono delle prudenze da osservare e ciò lo capiscono tutti. E’ ovvio che non vado nella curva avversaria con la maglietta della mia squadra perché sarebbe una sorta di suicidio. In questo caso si è trattato di un tifoso, insieme ad altri ecc. Io penso che le persone abbiano il diritto di farlo (…). Prendo quella cosa di Mario come una provocazione, come quella cosa dell’adulterio per quanto riguarda le attenuanti dovute alla rabbia ecc. Io capisco il senso della sua provocazione (…). Può succedere allo stadio che incontri qualche stronzo, ma c’è in Italia un problema più grosso che riguarda Firenze, è un qualcosa che va avanti da tempo. A San Siro ho visto esultare i tifosi del Napoli e non mi pare che siano successe delle catastrofi. C’è però un mondo della realtà che è fatto d’insulti e anche all’estero succede, ma dire che quello che succede a Firenze succede anche a San Siro è sbagliato. Succede molto meno”

PRECISAZIONE - “Sconcerti ha condannato la violenza, non è che ha detto “viva la violenza”. Ha detto che alla fine della partita i tifosi sono esasperati, e dunque riconduceva quei cori e quelle aggressioni al tifoso dell’Inter. Sconcerti non voleva dare un’attenuante ma fotografare una situazione. Secondo me l’avrebbe fatto anche con un’altra squadra. Oggi quelli che dicono “Sconcerti vada a riposo”, ma che cazzo volete? Ognuno esprime la propria opinione. Ha sbagliato nel cercare di giustificare quegli atti lì facendo riferimento all’adulterio, ma non voleva neanche giustificarli ma cercare di inquadrarli conoscendo la realtà di Firenze. Chi non esprime la propria opinione è bravo solo a giudicare (...). Non giustifico la violenza ma capisco la provocazione di Mario Sconcerti. Non dico come dicono tutti, vatti a riposare, vai in pensione, sei rincoglionito. Non mi accodo a questa cosa anti-sconcertiana delle ultime ore che lo dipinge come un rincoglionito, perché non è affatto rincoglionito. L’età non conta un cazzo”

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