Giorgio Scalvini è stato intervistato da TuttoMercatoWeb e in questa lunga chiacchierata ha parlato della sua carriera e del suo futuro, ha descritto l'ambiente neroazzurro. Il rush finale della stagione sta entrando sempre più nel vivo e il classe 2003 sarà una risorsa fondamentale per l'armata di Gianpiero Gasperini:

COSA E' CAMBIATO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE?

“Prima mi alternavo fra Primavera e prima squadra. Quest’anno, invece, mi sono sentito parte del gruppo sin dall’inizio. Quello che il mister chiede, però, è sempre lo stesso, cioè di lavorare, lavorare e migliorare, cercando di imparare cose nuove dai compagni. Quello non è mai cambiato: vale quest’anno come valeva lo scorso”.

IL RUOLO DI CENTROCAMPISTA

“È stata una partita sicuramente importante per il mio percorso, poi a centrocampo giocai per esigenze del momento, della partita, per le caratteristiche dell’avversario. Io mi trovo bene sia a centrocampo che in difesa, ma ho sempre giocato dietro e lì mi sento più a mio agio”.

IL SETTORE GIOVANILE A BERGAMO

È un grande vantaggio poter attingere dal settore giovanile che ogni anno sforna giocatori interessanti. Magari durante il periodo della Champions ce ne sono stati meno, perché il livello si è alzato molto. Ma ci sono giocatori del nostro vivaio che sono in prestito in A, B e C e che stanno giocando con continuità. Magari qualcuno può arrivare”.

IL CALCIOMERCATO

"Sono sereno, non sento pressioni che derivano da notizie, da voci che girano, riesco a isolarmi e a pensare solo a quello che devo fare in campo, in allenamento, a quello che mi chiedono il mister e i compagni. Può far piacere, ma leggo di sfuggita e basta. Sono concentrato qui, all’Atalanta. Nessuno di noi può sapere cosa mi riserverà il futuro, io devo solo pensare a fare bene all’Atalanta”.

STADIO PIU' DIFFICILE?

L’Olimpico, San Siro… Sono stadi dove non è facile non sentire il pubblico. Devi essere bravo a isolarti dalle emozioni che possono nascere in te, in particolare per un ragazzo come me che gioca per la prima volta in quegli stadi. Magari lì senti un po’ di più la pressione, ma quando inizia la partita poi devi essere focalizzato sul campo”.

PER QUANTI ANNI TI VEDI A BERGAMO?

"Mi trovo benissimo qui, ci sono cresciuto, sono legato molto al club, alla dirigenza ma anche a compagni e allo staff. D’altronde è il club che mi ha cresciuto e poi lanciato. Non so dire adesso dove mi vedo fra un anno o fra cinque, non posso sapere oggi quale sarà il mio futuro. Dovesse essere ancora all’Atalanta sarei felicissimo, perché mi trovo benissimo qui e farò sempre di tutto per dare il meglio di me stesso per questa maglia”.

CHI SONO STATI I TUOI IDOLI OLTRE A THIAGO SILVA?

“Mi è sempre piaciuto quando ero piccolo, guardavo la Serie A e lui era al Milan. Mi piace moltissimo come sta in campo, è un leader con grande spirito e carisma. Ma ho seguito molto anche Bastoni, essendo stato qui all’Atalanta. Nel settore giovanile in molti lo portavano come esempio da seguire. Alle volte mi fermavo a guardarlo, quando giocava in Primavera”.

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