Maenpaa 6: al 4' si veste dei panni di assist-man servendo alla perfezione Henry con un rinvio preciso e puntuale per il gol dell'1-0 del Venezia. Tra il 24' e il 32' vince i duelli con Barrow parando prima il destro rasoterra del gambiano dal limite e successivamente la conclusione ben più pericolosa dell'avversario sul filtrante di Soriano. Al 52' devia in corner il destro di Arnautovic sul primo palo. Non ha responsabilità in occasione dei tre gol del Bologna. 

Svoboda 6: al 14' conclude alto, di testa, nel cuore dell'area di rigore bolognese, sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra. Nel primo tempo annulla bene Barrow. Nei secondi 45' non è lui il peggiore della linea difensiva di Soncin.

Caldara 5,5: al 44' sventa un evidente pericolo sul cross dalla sinistra di Svanberg anticipando le punte avversarie nel cuore della propria area di rigore. Al 55' manca in fase di copertura su Arnautovic, cinico nell'insaccare il 2-2 sull'assist aere di De Silvestri. Quando il Bologna attacca, l'ex-Milan va in sofferenza. 

Ceccaroni 5: all'11' spezza alla grandissima, in scivolata, una pericolosa triangolazione tra Arnautovic e Barrow chiudendo l'austriaco sul più bello. Al 46' dorme sul cross dalla sinistra di Barrow lasciando libero Orsolini di accorciare le distanze realizzando l'1-2 emiliano. Al 67' consegna palla ad Orsolini propiziando il corner i cui sviluppi si traducono nel capolavoro del 3-2 di Schouten. 

Mateju 6: le costanti discese sulla fascia destra del primo tempo si arrestano, nel secondo, al venir fuori della squadra di Sinisa Mihajlovic. Mai veramente in difficoltà in un match ben più pazzo della sua prestazione.

Crnigoj 6: la sua fisicità è una spina nel fianco del centrocampo del Bologna, specie nel corso dei primi 45'. Nella ripresa fatica davanti all'organizzazione di gioco avversaria. Dal 79' Okereke sv

Vacca 5,5: non la sua miglior partita. Le folate del Venezia nel primo tempo partono in rarissime occasioni dalle sue geometrie in mezzo al campo. Dal 56' Fiordilino 6: conquista una meritata sufficienza grazie al senso di posizione e all'attenzione tattica sviluppate nella propria metà campo. 

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Kiyine 6,5: al 19', dopo aver sbagliato il rigore per l'ottima lettura di Skorupski, si rifà sotto la propria curva insaccando il 2-0 sulla ribattuta del portiere rivale. Al 27' impegna e non poco l'estremo difensore polacco con un diagonale dal limite velenoso. Nella ripresa si perde, a poco a poco sempre di più. Dal 56' Aramu 7: impiega una manciata di secondi per rendersi pericoloso con un destro forte ma centrale dal limite dell'area rossoblù. Al 73' conquista prima e realizza successivamente il rigore del momentaneo 3-3 in favore dei suoi. 

Haps 6: al 16', sulla verticale tracciata da Henry, si procura il rigore del 2-0 con un ottimo inserimento senza palla interrotto fallosamente da Skorupski. Meglio nel primo tempo che nel secondo, quando non tiene praticamente mai De Silvestri. Dal 64' Johnsen 6,5: disordinato, troppo frettoloso, poco lucido con la palla tra i piedi, perde troppi palloni piuttosto facili da gestire. Al 93', però, decide di cambiare il match e lo fa alla grandissima con una pennellata di destro a giro sul secondo palo su cui Skorupski non può nulla per il definitivo 4-3 del Venezia. 

Cuisance 5,5: il numero di palloni giocati è sufficiente, la qualità ne è inversamente proporzionale. Dal 79' Peretz sv.

Henry 6,5: spina nel fianco della retroguardia felsinea, gioca bene sia spalle che frontalmente alla porta difesa da Skorupski. Al francese bastano 4 giri d'orologio per firmare il gol dell'1-0 del Venezia con un pallonetto delizioso sul lancio dalle retrovie di Maenpaa. Al 31' ruba palla a Soumaoro e scaglia un missile sul primo palo che impegna - e non poco - l'estremo difensore del Bologna. Preziosi i palloni difesi nella metà campo bolognese in favore dell'avanzamento di baricentro dei propri compagni.  

Soncin 6,5: la motivazione infusa nella testa dei giocatori è fortissima. Non è un caso che il suo Venezia si ritrovi meritatamente in vantaggio di ben due gol già al 19'. Controribaltare il Bologna dopo le difficoltà fisiche di quasi tutto il secondo tempo è sinonimo di forza di volontà e voglia di perseguire una permanenza in Serie A difficilissima, ma non ancora impossibile. 

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