Se la Juventus ha vinto tanto nei decenni passati, lo deve soprattutto a delle grandi formazioni ed a gicatori unici. Tra questi, ci entra di diritto anche Gianluca Pessotto, storico terzino bianconero, capace di ricoprire anche il ruolo di ala  e che ha militato nella Juve per ben 10 anni. 

Intervistato da Eleven Sports, ha ripercorso la sua carriera: “Il più forte con cui ho gicato? Difficile, alla Juventus hanno giocato tantissimi campioni, che si sono messi al servizio del gruppo. Ne scelgo tre, Zidane, Del Piero e Montero, ma sono rimasto molto legato anche a Ferrara. Ovvio ce ne sono molti altri, come Ibra, fortissimo già da giovane, o Boksic”. E l'avversario più difficile da affrontare? “Ce ne sono stati tanti. In quegli anni, la squadra che più temevamo era il Manchester United, pensavamo potesse aprire un ciclo di vittorie molto lungo, ma anche il Real Madrid faceva paura. La semifinale di ritorno in Champions contro i balncos mi fa ancora venire i brividi”. 

I ricordi più belli in bianconero: “L'esordio in Serie A ovviamente, ma anche quello in Europa non è stato da meno e nel cuore portero sempre la vittoria della Champions League”. Un ricordo del passato: “Un allenatore molto capace fu Ancelotti, che però a Torino non legò molto con i calciatori, invece a Parma si era molto affezionato a Crespo, che faceva giocare ogni domenica, non lo metteva mai in panchina. Alla Juventus doveva fare la staffetta tra Inzaghi e Trezeguet. In quella corsa scudetto noi giocatori non lo abbiamo aiutato, siamo arrivati spompati”. 

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