Il 14 maggio del 2000, fu un giorno da ricordare per i tifosi della Lazio per via dello Scudetto conquistato dai biancocelesti allenati da Eriksson. I supporters della Juventus però, non sono assolutamente dello stesso avviso dato che in quella giornata andò in scena una partita epocale a Perugia, nella quale i bianconeri uscirono sconfitti per mano degli umbri con un gol di Calori, dopo un diluvio a dir poco clamoroso, perdendo lo Scudetto all’ultima giornata. Il direttore di gara di quel match era Pierluigi Collina, arbitro d’élite del calcio italiano che diresse pure la finale Mondiale del 2002 tra Brasile e Germania. Collina durante quellla partita, non se la sentì di annullare l’incontro nonostante l’impraticabilità del terreno del Curi, inzuppato d’acqua fino all’inverosimile. 
 

 

Le parole clamorose di Gaucci fanno ancora molto discutere 

A riguardo di questa partita, il presidente del Perugia in quella stagione, Luciano Gaucci -scomparso nel 2020 - rilasciò delle dichiarazioni riportate da FanPage, parole a dir poco clamorose che anche a distanza di tanti anni, fanno ancora discutere. Il Pallone Gonfiato si dissocia dalle parole dell’ex presidente del Perugia: 
 

“Moggi aveva già fatto il contratto con Mazzone e Pieroni per farli andare l'anno dopo al Torino. Avrebbe dovuto vincere la Juventus, sembrava tutto fatto. Mazzone era davanti alla porta e non voleva farmi entrare nello spogliatoio, ma gli dissi che era un dipendente e lo feci uscire. Ai giocatori dissi che la partita era stata accomodata e che, se avessero fatto ciò che altri avevano già deciso per loro, li avrei mandati due mesi in Cina a disputare amichevoli e che al ritorno avrebbe giocato la Primavera, perché tutti avrebbero dovuto sapere che si erano venduti la partita”

Gaucci
Luciano Gaucci, ex presidente del Perugia

Parole da prendere con le molle quelle dichiarate dall’ex presidente del Perugia 

Ciò che è stato raccontato da Luciano Gaucci, non è mai stato accompagnato da prove tangibili nel corso degli anni. Dunque ciò che l’ex massimo dirigente perugino dichiarò, è in ogni caso un aneddoto non provato. A riguardo di quella partita, l’ex dirigente della Juventus, Luciano Moggi, rilasciò le seguenti parole a Premium Calcio: “Sono stato accusato di essere il grande manovratore del calcio: spiegatemi allora come ho fatto a perdere uno scudetto giocando il match decisivo in piscina. La verità è che la Juve avrebbe dovuto andarsene, invece siamo rimasti lì alla mercé di chi decideva e quando siamo scesi in campo non c’eravamo più. Collina? Sicuramente parlò al telefono con qualcuno: di chi si trattasse, non lo sapremo mai. Dico solo che da regolamento la sospensione non può durare più di 45 minuti: Collina invece aspettò quasi il doppio".

 

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