Assente in Italia da diversi mesi a causa di alcuni problemi di salute, Rocco Commisso fa comunque sentire la sua vicinanza al popolo della Fiorentina anche dagli Stati Uniti, da dove ha risposto alle domande dei giornalisti in una conferenza indetta per fare il punto sulla stagione da poco conclusa.

In pieno rispetto del suo stile pungente e senza peli sulla lingua, il presidente viola ha esternato la sua soddisfazione per il settimo posto che ha consentito alla squadra di Italiano di accedere al turno preliminare di Conference League: un risultato da non sottovalutare, alla luce del gap economico con le squadre che hanno preceduto la Fiorentina in classifica.

"Negli ultimi tre anni la Juventus ha immesso 700 milioni nel mercato e il valore degli affari si attesta sugli 800 milioni. Suning ha perso il controllo della sua azienda, ha contratto molti debiti e c'è un'altra compagnia che nei prossimi sei mesi deciderà se prendere il controllo. Il Milan sarà venduto, eppure non si dice che mister Li ha perso 500 milioni. Della Roma si è sempre parlato bene, ha ricevuto i complimenti di tanti giornalisti famosi. A Mourinho danno 10 milioni e sul mercato ne hanno spesi 140. Dopo l'arrivo dei Friedkin sono arrivati settimi e sesti, un solo punto davanti a noi".
 

Molto più infuocate le considerazioni su Dusan Vlahovic, ceduto a gennaio alla Juventus dopo la trattativa col suo entourage, fallita in seguito alle richieste economiche considerate troppo esose da Commisso.

"I dati sono chiari: con lui eravamo settimi, ora abbiamo chiuso sempre al settimo posto. Alla Juventus ha fatto 7-8 goal, gli stessi di Piatek e Cabral. Vendendolo non abbiamo perso molto. Molti dicevano che con lui saremmo andati in Champions: ma cosa sono, zingari? So solo che senza di lui abbiamo mantenuto la posizione in classifica. Quando sono tornato in Italia a dicembre, i suoi procuratori non hanno fatto un gioco onesto con me: Ristic diceva di voler vedere solo me, ogni mezz'ora si allontanava per andare in bagno quando invece parlava con due suoi amici. Il primo giorno tutto bene, il secondo mi ha proposto questo: passare da 4 milioni netti di stipendio a 8, il tutto nel giro di 24 ore. Più altri 3 milioni e una percentuale sulla vendita. Da lì ho interrotto il negoziato e ho detto ai miei collaboratori di trovare un altro attaccante nel minor tempo possibile. E abbiamo preso Piatek".
 

Da Vlahovic, a detta di Commisso, la promessa non mantenuta di un rinnovo che ha indotto la Fiorentina a non tornare sul mercato a settembre 2021.

"Il 'signorino' ci ha rovinati, ci aveva promesso che avrebbe rinnovato e così a settembre non abbiamo preso nessuno. Quando abbiamo preso Piatek ed eravamo vicini a Cabral, ha capito che avrebbe fatto panchina. Ha imparato da quella lezione. Non so da quanto tempo parlassero con la Juventus ma, nello spazio di una settimana e dopo aver rifiutato Real Madrid, Arsenal e Atletico Madrid, hanno raggiunto un accordo. Se avessimo rinnovato prima avremmo fatto anche meglio della Juventus: per questo Vlahovic se n'è andato. A differenza di tutti coloro che hanno perso grandi giocatori a parametro zero, io ho preso 75 milioni che servono per regolarizzare la situazione economica del club".

Fonte: Goal.com

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