Nella serata di sabato 17 dicembre 2022, ci ha lasciati il giornalista Mario Sconcerti, sempre sul pezzo nel commentare le partite del Mondiale di Qatar 2022

Dopo la vittoria contro la Svizzera e il Brasile a punteggio pieno e con la qualificazione in tasca, Sconcerti aveva espresso il suo pensiero: “Credo proprio di sì, che sia la squadra più forte. Intanto il Brasile ha una grande difesa, e non è affatto scontato. Non ha ancora subito gol in due partite, ma tutto sommato non ha mai corso grandi rischi: questo mi sembra l'aspetto nuovo. E poi ha una fantasia diffusa che gli altri non hanno. Da Vinicius a Rodrygo, da Richarlison a Gabriel Jesus: davanti Tite ha tante frecce, giocatori in grado di marcare subito una differenza”.

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E su Neymar infortunato: “La verità è che ne possono fare anche a meno. E lo stanno dimostrando”. Inoltre ha aggiunto sul brasiliano: “Può essere un problema o un valore? Dipende da come lo prende la squadra, dipende dalle dinamiche dei rapporti che ci sono tra di loro. È certamente un giocatore ingombrante, ma è anche uno che le giocate te le fa”.

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Mario Sconcerti si era detto deluso da alcune individualità…

Mario Sconcerti aveva commentato il suo Mondiale visto fino ad allora: “Un torneo che manifesta una difficoltà generale, che riguarda le individualità. Ha molta attenzione al gioco, ma non ho visto giocatori in grado di decidere le partite”. Tuttavia, indubbiamente da ciò che si pensa, Kylian Mbappé e Leo Messi hanno dimostrato sicuramente qualcosa di molto importante: “Certo, loro di sicuro, li conosciamo, ma in un torneo di 800 giocatori, e dovrebbero essere i migliori al mondo, mi aspetto altro, mi aspetto individualità che si prendono la scena”. Il giornalista sportivo ha aggiunto: “Un livello medio-basso. C'è poca qualità. Spesso si confonde la qualità con il giocare veloce, ma non vale sempre. È vero che si va tutti più veloci, ma giocare rapido e allo stesso tempo meravigliare non è affatto facile”.

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Quando Sconcerti affermò: “Leo Messi? Il cammino dell'Argentina dipenderà da lui. L'Italia avrebbe passato il Girone”

Su Argentina-Messico, terminata 2-0 con l'apertura delle danze da parte di Leo Messi: “Messi non è mai stato un capopopolo, forse un leader silenzioso, sicuramente un leader tecnico, uno che non rompe mai le scatole a nessuno e anzi copre tutti, perché è inevitabile che sia così. C'è ancora lui al centro dell'Argentina, e molto dipenderà da quello che riuscirà a fare messi”.

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Sull'Italia eliminata dal Mondiale in Qatar ma con un occhio sempre attento alle partite disse: “È inutile star lì a rimpiangere. Non ci siamo qualificati, è andata così, ce lo siamo meritato, di rimanere a casa. Credo però che l'Italia, inserita in qualsiasi Girone, ce l'avrebbe fatta a passare al turno successivo. Poi però si sarebbe sicuramente ferma agli ottavi, più in là non saremmo andati”.

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