“Mi aspetto una stagione aggressiva, ricca di determinazione, ambizione, coraggio e voglia di conquistare trofei”. Beppe Marotta non ha dubbi, vuole un'Inter protagonista in campo fin dalla prima partita. Lo ha dichiarato nell'intervista concessa a Giorgia Rossi nel corso del format 'Inside' di DAZN dal ritiro nerazzurro: "Difficile dire se l'Inter è più forte delle altre, chiaramente credi di aver allestito una squadra forte, ma devi fare i conti con quello che hanno fatto le altre. A mercato concluso si potrebbero fare delle valutazioni, ma dico che l'Inter deve sempre recitare un ruolo da protagonista e deve essere quindi necessariamente competitiva", ha aggiunto.

Il grande ritorno di Romelu Lukaku in nerazzurro: "Fa parte delle pagine belle del tanto vituperato mondo del calcio. Un calciatore che sente il bisogno di tornare tra gli amici, tra i suoi luoghi per indossare la maglia gloriosa che lo ha portato a vincere lo scudetto. C'è stata una coincidenza di fattori che hanno fatto sì che questo ritorno si potesse concretizzare. L'ho ritrovato molto più leader, motivato. Ieri in allenamento ha perso una partitella ed era veramente arrabbiato, questo vuol dire grande attaccamento verso il suo lavoro. Sono contento che possa far parte della nostra squadra".

Sulla possibile cessione di Milan Skriniar: "E' fortissimo, non necessariamente deve essere messo sul mercato. Abbiamo avuto dei contatti, c'è stata una richiesta e tutto sarà valutato. Il tifoso deve stare tranquillo perché la squadra sarà sempre competitiva nel rispetto della fiducia che sempre ci hanno dato". 

L'intervista completa: Marotta in esclusiva a DAZN: Lukaku, Dybala, Bremer, Skriniar

Gli obiettivi sfumati

Su Paulo Dybala: “Si è parlato tanto di lui. Posso semplicemente dire che è un ragazzo serio, professionista, ma noi eravamo e siamo a posto in un settore offensivo di grande valore. Non c'era spazio, ma non perché non fosse bravo, ma perché non c'era la necessità. Roma credo sia ideale per lui, per farlo sentire leader. Gli auguro ogni bene”

Poi Bremer, finito alla Juventus: “Ausilio da mesi lavorava su questa pista e devo dire che Bremer è un grande giocatore. Evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economici e finanziari non ci hanno permesso di arrivare ad una conclusione. Abbiamo fatto la nostra corsa, ma quando arrivano offerte molto distanti dalla nostra è giusto che il venditore faccia le sue scelte, così come il calciatore che è stato un grande professionista”.

 

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