L'ex calciatore dell'Inter, Beppe Bergomi, rilasciò nel 2015 un'interessante intervista agli svizzeri di RSI, inerente il delicato tema doping quando l'ex nerazzurro era ancora calciatore. Bergomi confessò di essere molto preoccupato pe i farmaci che la società gli somministrava, facendo riferimento a uno in particolare: il Micoren. Ecco le sue dichiarazioni in merito a questo tema molto importante non solo per quanto riguarda il calcio, ma lo sport in generale:

"A volte sono anche preoccupato per i farmaci che ho preso o che mi hanno dato. Per ottenere determinati obiettivi non devi passare per determinati sotterfugi. Questa è una cosa che ho sempre cercato di inculcare nei giovani. Alcune sostanze che adesso sono doping, nel 1979-80 quando ho iniziato io, si potevano prendere. A volte sono anche preoccupato per quello che ho preso o che mi hanno dato. Oggi le società sono cresciute e danno un livello di informazione elevato. Poi penso che un giocatore debba sempre chiedere al suo medico".

PREOCCUPAZIONE - Durante l'intervista, Bergomi ha voluto precisare: "Era una considerazione di carattere generale: io sto bene, tranquilli. Ho pensato alle conseguenze, che ancora non conosciamo, che potrebbero esserci per aver preso quei farmaci. E poi ci sono i tanti casi di Sla tra i calciatori per i quali ancora non si riesce a trovare una spiegazione. Non alludevo a nulla di specifico: è una paura in senso generico"

L'ex capitano nerazzurro, ha poi voluto approfondire le sue parole alla Gazzetta dello Sport"Ho partecipato a un convegno molto interessante sul doping, e in quel momento, parlando ai giovani, mi è venuto in mente il Micoren. Quando ho parlato dei farmaci che ci davano quando ho iniziato la mia carriera da calciatore, mi riferivo proprio al Micoren, che all'epoca non era conosciuto: all'Inter ce lo davano e ci dicevano che serviva a spaccare il fiato, poi, anni dopo, si è scoperto che è una sostanza pericolosa. Il Micoren lo davano a tutti e in tutte le società. L'ho detto per lanciare soprattutto un messaggio ai giovani: noi all'epoca eravamo più ingenui, dovevamo invece essere più attenti e più pronti a chiedere informazioni alle società su quello che prendevamo. Oggi invece i ragazzi devono puntare su un sano allenamento, devono sempre chiedere informazioni su tutto quello che gli viene dato e devono puntare su una sana alimentazione. Noi quel Micoren lo abbiamo preso ingenuamente, perché ci dicevano che ci aiutava".

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