Ad aprire la ventisettesima giornata di Serie A sarà il Mapei Stadium, dove il Sassuolo ospita lo Spezia, il cui cambio in panchina sembra aver risollevato squadra e ambiente. L'avvento di Semplici, subentrato a Gotti, ha portato una vera e propria boccata d'ossigeno e tre punti importantissimi in chiave salvezza: al Picco a farne le spese è stata addirittura l'Inter appena sei giorni fa. Dal canto suo il Sassuolo sembra aver messo definitivamente alle spalle il periodo buio, come certificato dalle tre vittorie consecutive, tra cui quella pesantissima contro la Roma di Mou all'Olimpico. Per quanto concerne le formazioni, Dionisi deve fare a meno solo dello squalificato Tressoldi, al suo posto giocherà Ferrari. Per il resto formazione tipo con Henrique in cabina di regia, Berardi e Laurentiè ai lati di Pinamonti nel tridente d'attacco. Va peggio a Semplici, il quale deve fare a meno di Bastoni, Reca, Holm e Marchetti. Le chances di strappare punti sono affidate ai solitii Maldini e Nzola, tre gol nelle ultime due partite per l'angolano. Queste le scelte ufficiali dei due allenatori:

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio; Thorvstedt, Lopez, Henrique; Berardi, Pinamonti, Laurentiè   All. Alessio Dionisi

Spezia (4-2-3-1): Dragowski; Ampadu, Caldara, Nikolau, Amian; Ekdal, Bourabia; Maldini, Agudelo, Gyasi; Nzola    All. Leonardo Semplici 

La prima frazione di gioco regala tanto agonismo ma poche occasioni da gol. A sorpresa è lo Spezia a fare la partita, il cui pressing mette in seria difficoltà il Sassuolo, costretto a restare nella propria metà campo, in attesa, almeno nelle prime battute. E non è un caso che la prima vera occasione capiti ai liguri con una doppia conclusione respinta dalla difesa neroverde. La profondità di Nzola e le sgroppate di Gyasi, contenute a fatica da Rogerio, rappresentano un serio problema per la squadra di Dionisi, imbrigliata dal 4-2-3-1 di Semplici. 

Dopo oltre mezz'ora di torpore i neroverdi trovano le misure, e quando lo fanno, sfiorano la rete al primo affondo: Berardi, sugli sviluppi di una punizione, lascia partire un mancino velenosissimo, la cui corsa termina sul montante alto a Dragowski battuto. La traversa del 10 neroverde accende di fatto il match, che  vive una fase convulsa con capovolgimenti da una parte all'altra. Decisivo Dragowski nel finale, che si supera per tenere a galla i suoi: l'uscita disperata nega la gioia del gol a Henrique, bravo ad eludere il fuorigioco su traversone di Thorstvedt non altrettanto nella conclusione: il colpo di testa ravvicinato centra in pieno il portiere polacco. 

La seconda frazione di gioco si apre così come si era conclusa la prima: sembra quasi di rivivere lo stesso copione ma a parti inverse. Il Sassuolo parte forte e dopo soli pochi secondi sfiora il vantaggio, con Dragowski che ha il suo bel da fare per contenere la conclusione velenosa dalla distanza di Rogerio. I padroni di casa spingono sull'acceleratore, soprattutto sulla fascia presidiata da Laurentiè, bravo a saltare l'uomo non altrettanto nel finalizzare l'azione. Anche se a fatica lo Spezia regge l'urto e quando può, prova a colpire di rimessa. La situazione non piace affatto a Dionisi, che prova a scuotere i suoi non dal punto di vista tattico ma negli uomini, inserendo Frattesi al posto di uno spento Thorsvedt, il cui compito è quello di dar copertura al centrocampo e lasciare così spazio agli inserimenti di Henrique. 

L'episodio che svolta il match arriva al minuto 70: sul tiro di Laurentiè, Amian intercetta la sfera con la mano. L'arbitro Ghersin, che in un primo momento lascia correre, viene richiamato al Var per visionare l'episodio: tocco volontario e penalty trasformato dal solito Berardi, che realizza così la sua quinta rete contro lo Spezia. La rete del vantaggio neroverde manda letteralmente in confusione gli ospiti, che sessanta secondi dopo rischiano di capitolare. Frattesi, dopo uno slalom sulla trequarti, spara alto sopra la traversa dal limite dell'area. Lo Spezia è alle corde, lo sa bene Semplici, il quale le prova tutte mandando in campo Verde e Shomurodov in un 4-2-4 a trazione super offensiva. I cambi e i sei minuti di recupero però non portano al tecnico i frutti sperati: l'ultima grande occasione capita sui piedi di Nzola, il quale non approfitta dello svarione difensivo dei neroverdi, sparando alto sopra la traversa. 

Al Mapei vince 1-0 il Sassuolo, che conquista così il quarto successo consecutivo. I ritorni di Berardi, Maxime Lopez e Frattesi hanno di fatto rivitalizzato una squadra che appena un mese fa arrancava nelle sabbie mobili della classifica e che attualmente intravede, anche se da lontano, l'Europa.  Passo indietro per Semplici e il suo Spezia rispetto alla pesante vittoria contro l'Inter: al tecnico fiorentino l'arduo compito di mantenere alta la concentrazione in vista di un finale che si preannuncia tutt’altro che scontato.

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