Gigi Cagni è intervenuto a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, per parlare del mercato delle big di Serie A. Di seguito le parole del mister riprese dal portale TMW:

Milan, che valore dare a De Ketelaere? E sulle operazioni del Monza?
"Il miglior acquisto è quello che renderà meglio. Fare dei nomi adesso è difficile. Vedremo sul campo se saranno utili alla squadra. De Ketelaere ha qualità tecniche, è giovane. Il Milan ha un vantaggio sulle altre: ha trovato una quadra nel suo allenatore e quindi è la squadra che ha il sistema giusto. Ha i difensori più bravi e poi giocatori di grande qualità che ti possono risolvere la partita. Le altre devono ancora fare qualcosa di meglio e diverso. A me non piace cambiare 20 giocatori passando da B ad A, ne devi cambiare di meno. E' un grosso rischio questo, Stroppa non ha l'esperienza per fare qualcosa di diverso. A Crotone ha avuto problemi in tal senso, devi cambiare mentalità e sarà molto difficile farlo. Anche la Cremonese e altre stanno cambiando tanto e così diventa difficile per gli allenatori gestirle. La cosa più difficile per un allenatore ora è preparare una stagione con giocatori che partono e arrivano e poi ti fermi tra tre mesi per il Mondiale. Sarà un'esperienza nuova per tutti e ci saranno problemi".

E sarà molto importante la partenza:
"Anche perché se non fai risultati in due-tre giornate rischi di andare già a casa in Italia. Non puoi programmare niente. In Italia chi lo fa? Solo il Milan. Pioli è stato determinante nel gestire la squadra quando stava per rischiare il posto per Rangnick".

Icardi al Monza che ne pensa?
"Tecnicamente è indiscutibile, ma chi vai a prendere, uno che sono due anni che non gioca e che ha uno staff che crea problemi? Fai bene se viene con la mentalità e l'umiltà di riguadagnarsi tutto. Ma sarà così?".

La Lazio ha cambiato tanto?
"Sì, ma non discuto il fatto che ne abbia presi tanti. Romagnoli? Poteva diventare uno dei più forti stopper italiani, ma non è cresciuto più, anzi è peggiorato. Spero che Sarri riesca a farlo tornare a certi livelli. Manca di personalità, cosa che non può non avere un centrale. Quando il Milan doveva venire fuori da certe situazioni, lui non c'era. Spero che l'ambiente Lazio lo faccia diventare quello che poteva essere".

Un giudizio su Bajrami?
"Tecnicamente forte, ma deve crescere. Dipenderà poi dalla squadra che troverà e dal giocatore stesso, dall'umiltà che serve per migliorarsi sempre".

Ha più timori ora Allegri o Inzaghi?
"Saranno le prime partite a dirlo. Detto che qualche problema lo può avere Inzaghi, di tipo gestionale. Deve migliorare e cambiare qualcosa rispetto allo scorso anno, dove ha sbagliato nella fase più delicata".

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