Gianluigi Buffon ha rinnovato il suo contratto con il Parma fino al 2024. Ecco le sue parole in conferenza stampa: "E' una bella giornata, per me e per tutta la mia famiglia. E' successo quello che volevo e che penso volesse anche il presidente e la società, così come mi auguro lo volessero i tifosi e la città. Il mio ritorno a Parma è stato condizionato da dei rapporti e da un legame profondo che ho sempre avuto con la gente di Parma e la città. In questo momento diventava importante, dopo sette mesi, personalmente, in maniera convincente, fare un atto di responsabilità nei confronti della città e della società, dando la mia totale apertura a questo prolungamento. Per il ruolo che ho avuto quest'anno e che avrò anche il prossimo anno, era importante dare un segnale di forza e di compattezza nel credere in ciò che si sta facendo".

Buffon, come si legge su parmalive.com, ha poi aggiunto: "Se non avessi creduto in ciò che ha il presidente nella testa e in ciò che stiamo facendo, non avrei accettato questa proposta. Per me è una sfida bella e ancora molto entusiasmante, che voglio fare con tutti voi e con tutta la città. Sento che posso dare una grande mano, chi più ha più deve dare. E non c'è niente di meglio di poterlo fare a Parma. Quando si ha a che fare con persone di grande ambizione e forza come il presidente, ci può stare di non riuscire ad avere immediatamente ciò che si vuole, ma siccome stiamo rimettendo in moto questa macchina verso i traguardi che ci siamo posti, sarebbe stato un peccato tirarmi indietro. Non ho ancora fatto nessun pensiero al dopo carriera, è dispendioso restare concentrato sul mio ruolo di calciatore e non voglio avere nessun tipo di rimpianto. La mia testa ragiona solamente da calciatore, poi avrò tempo e modo di poter pensare al resto perché le responsabilità sono tante e le sento sulle spalle".

E aggiunge: "Nel momento in cui abbiamo deciso di cominciare questa avventura serviva entusiasmo e togliere quella sorta di mestizia nella gente di Parma. C'è sempre questo richiamo alla sfortuna e alle cose che non girano. Dobbiamo liberarcene e pensare come se fosse l'anno zero. E la garanzia più grande è quella di avere un presidente così ambizioso alla guida. Poi gli errori li abbiamo fatti tutti, ma una situazione di certezza così forte è difficile da trovare. Dobbiamo tutti riportare le migliori energie in questo progetto che dobbiamo fare insieme, perché se le ho io a 44 anni mi auguro le possa trovare il tifoso o il giocatore giovane. Secondo me siamo entrati nel percorso positivo, per quello che sarà il finale di questo campionato, l'indirizzo che abbiamo intrapreso è quello giusto".

Il discorso si sposta poi più strettamente al campo: "Se dovessimo vincere a Monza sicuramente si aprirebbero scenari importanti e più entusiasmanti. Obiettivamente sarei felice di una conferma di prestazione. Quella sarebbe la conferma della quale necessitiamo in questo momento, far vedere che nelle ultime 3/4 giornate abbiamo intrapreso una parabola evolutiva importante. Mi interessa avere una conferma dai segnali della squadra. Per quanto riguarda il mio rinnovo l'ho fatto perché pur non avendo dubbi su quanto potessi dare in campo, volevo prima mettermi alla prova e vedere se ciò che pensavo dava riscontro in campo. E mi sembra ci sia stato. E sento quella responsabilità di cui necessito per spingere il cuore oltre l'ostacolo per superare ogni limite. Diciamo che sono ottimista per il futuro del Parma".

Conclude: "Uno dei motivi per cui sono tornato è stato perché i miei figli non conoscevano la parentesi Parma e questo era un patrimonio che dovevo ridare loro. Oggi ho la fortuna di averli qua tutti e quattro con mia moglie e vederli con il maglione del Parma e vedere come abbiano capito cosa significhi per me Parma, mi fa capire come abbia fatto la scelta giusta ed in un certo senso abbia già vinto. Ora cerchiamo di vincere anche sul campo".

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