Subito decisivo con un assist che ha portato un punto al Venezia, Luis Nani è stato presentato questo pomeriggio in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Che fattore ti ha permesso di essere incisivo già nei primissimi minuti della tua avventura senza allenamenti?
"Penso che la voglia di fare bene sia stata la cosa più importante in quella partita, non ho fatto tanti allenamenti con la squadra, per dare il massimo dovrò allenarmi di più. Per pochi minuti però andava bene comunque, ora lavorerò e aspetterò l'occasione per aiutare la squadra, sappiamo di essere in un momento difficile".

Cosa ti ha convinto ad accettare la proposta del Venezia:
"Il progetto mi ha convinto, è ambizioso, io sono uomo di calcio, voglio stare in una squadra dove c'è voglia di crescere e fare sempre meglio. Ora penso solo a giocare a ad aiutare i giovani a fare ancora meglio".

Prime impressioni dalla squadra?
"Il gruppo mi ha fatto un'impressione fantastica, mi ha accolto bene, è un gruppo giovane, ben disposto, c'è tanta energia e c'è la possibilità di fare molto bene giorno dopo giorno. C'è un margine di crescita importante e sono contento per questo, io cercherò di portare qualcosa in più alla squadra e ai più giovani. Penso sia più facile quando c'è un gruppo disponibile, con qualità ed energia, ora dobbiamo stare tutti insieme".

Come ti sei trovato nella MLS a Orlando?
"È stata un'esperienza spettacolare, mi sentivo bene fisicamente e ho vissuto tre anni meravigliosi, questo mi ha dato tanta voglia di fare bene per tanti anni, ho voglia di fare la stessa cosa di qua. So di avere tanto lavoro davanti ma non ho paura, nella vita ho sempre lavorato tanto e con il lavoro tutto è possibile".

Sei mai stato a Venezia? E un commento su Italia-Portogallo?
“Non sono mai stato qua, è la mia prima volta a Venezia, spero di avere tempo per conoscere la città". Su Italia-Portogallo: "sappiamo che l'Italia è sempre una squadra tosta, in partite di play-off può succedere qualsiasi cosa, vedremo".

Il rapporto con Cristiano Ronaldo?
"Sono in buoni rapporti con Cristiano, abbiamo giocato tanti anni assieme tra Manchester United e nazionale. Quando sono arrivato allo United lui era là già da tre anni, mi ha portato a casa sua, mi ha aiutato con la lingua, a parlare in inglese. È importante quando arrivi in un paese diverso conoscere qualcuno che può aiutarti ad ambientarti. Talvolta ci sentiamo via messaggio, non parliamo tantissimo perché lui parla poco".

Che ricordo hai della Lazio e che sensazione ti darà vedere Simone Inzaghi vedere sulla panchina dell'Inter?
"I ricordi che ho sono buoni, i tifosi, la gente, la città di Roma, mi sono trovato bene io come la mia famiglia, anche il club mi ha trattato bene, con tanto rispetto. Era un momento un po' particolare per entrare nel gruppo perché era solido già di suo, giocavano bene e c'erano ragazzi di qualità. Inzaghi è sempre stato molto corretto con me e spazio non ce n'era tanto, quello è stato l'unico problema, mi è dispiaciuto perché mi sentivo bene, ho fatto qualche gol e assist e potevo fare di più. Sono stato contento però di essere stato alla Lazio".

Fisicamente come stai?
"Valutare la mia condizione fisica non è semplice perché mi sono allenato tanto ma individualmente, non è la stessa cosa che allenarsi in gruppo, voglio allenarmi tanto con i compagni per arrivare il più rapidamente possibile al top della forma, poi il campo dirà come sto".

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