Berisha 6,5: la prima parata, per di più facile da fare, arriva al minuto 75 sul destro debole e centrale di Hickey. All'80' battezza alla perfezione il tempo di uscita sulla pericolosa verticalizzazione di Orsolini per Falcinelli anticipando in scivolata, da ultimo uomo, il numero 91 felsineo. Una lettura che vale decisamente il mezzo voto oltre la sufficienza.

Djidji 6: nell'unica occasione in cui Barrow si accende, lui va in affanno. Al 29' fa sentire i centimetri staccando più in alto di tutti sul corner battuto dalla sinistra e impegnando, di testa, l'attento Skorupski.

Bremer 6,5: al 7' trasforma un'azione difensiva in offensiva sbagliando, sul più bello, la conclusione verso la porta avversaria. Senso di posizione, attenzione e onnipresenza, in difesa, sono ormai le certezze certificate di una stagione super per il centrale 24enne belga. 

Rodriguez 6: al 40' salva i suoi deviando in angolo il rigore in movimento di Svanberg sugli sviluppi di un corner in favore dei rossoblù. Partita prettamente difensiva quella dello svizzero ex-Milan, generoso e mai veramente in difficoltà davanti alle timide apparizioni rivali nella metà campo granata.

Singo 6,5: gioventù e freschezza partoriscono galoppate frequenti e pericolose sulla fascia destra. Al 17' nega l'1-0 al Bologna sventando in angolo il sinistro a botta sicura di Svanberg nel cuore dell'area di rigore torinese. Al 29' impegna Skorupski con un gran sinistro al volo sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra. Al 71' mette al centro un pallone velenoso senza trovare la fortuna sperata a causa dei ritardi di Belotti e co.

Ricci 6,5: se la giostra granata funziona annullando per un lungo periodo del match quella bolognese, il merito è anche delle personalità e qualità tecnica disposte in mezzo al campo dal classe 2001 di Pontedera, non più una rivelazione di questo campionato.

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Mandragora 5,5: molti più movimenti senza palla che palloni giocati per lui. La fotografia della prestazione sottotono del centrocampista del Torino è il destro fuori misura mal disegnato dalla trequarti al 57'. 

Vojvoda 5,5: troppo timido e disordinato, specie nella prima frazione di gara; la comparazione col compagno e collega di reparto, sulla sponda opposta, non regge. 

Pobega 6,5: unisce i reparti di centrocampo e attacco alla perfezione attraverso un gran dinamismo. Al 65' sbaglia un gol apparentemente fatto non inquadrando, di testa, la porta rivale, a pochi metri da Skoripski. Nonostante la bravura nel giocare tra le linee sia inversamente proporzionale all'eccessiva fretta nel concludere a rete, il 22enne di proprietà del Milan porta avanti da solo un reparto d'attacco abulico e innocuo.

Brekalo 5,5: non pervenuto nel primo tempo; a inizio ripresa si divora lo 0-1 colpendo il palo esterno da ottima posizione e senza alcuna marcatura nei propri radar. 

Belotti 5: al 17' indirizza alle stelle una conclusione dal limite dell'area. Al 50' cicca clamorosamente il destro dopo un'ottima verticale vista e rifinita coi tempi giusti da Pobega. Il gallo non canta, anzi sbanda macchinosamente nel reparto che un tempo lo vedeva spesso e volentieri protagonista assoluto. Dall'85' Sanabria sv.

Juric 6: il buon pareggio ottenuto al Dall'Ara contro il Bologna dev'essere la base di partenza per alzare l'asticella e tornare quanto prima alla vittoria smarrita da quasi due mesi in campionato. Il cuore del Torino non si discute, specie da quando a guidare la nave è il tecnico croato. Serve, tuttavia, come il pane un miglioramento tecnico nel reparto offensivo per tornare attori partecipi nella zona sinistra della classifica di Serie A. 

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