Il Milan ad inizio stagione era candidata come una delle squadre quotate a contendersi lo scudetto. L'impresa non é riuscita perché a scucirlo al Napoli sono stati i cugini dell'Inter, ma a due giornate dal termine del campionato i rossoneri si sono assicurati la matematica partecipazione alla Champions League della prossima stagione. Parte del merito va anche ad una delle stelle della squadra come Rafael Leao, che ha però fatto un bagno di umiltà negando di essere ancora un top player e di dover lavorare con più precisione sottoporta per diventarlo.

Le parole di Leao

Intervistato dal giornalista Fabrizio Romano per conto di Sport.xyz, l'attaccante portoghese ha espresso il suo parere su diversi temi: dalle sue prestazioni al rapporto che lo lega a Zlatan Ibrahimovic, per chiudere con l'elogio a Cristiano Ronaldo che rappresenta l'idolo a cui si é ispirato. Di seguito le sue parole:

Quando sono arrivato, le mie prime partite non sono state ottime sul piano della qualità ma ho sentito il supporto dei tifosi. Il mister non mi metteva sempre in campo e per me è stato difficile ma sapevo che venendo al Milan avrei trovato giocatori di grande qualità. Nella mia testa però sapevo che sarei dovuto rimanere concentrato, così mi sarei migliorato e ho atteso di avere la mia opportunità. I tifosi sapevano cosa ero stato in grado di fare ma dovevo spingere di più. Il Milan è un club storico, hanno vinto tante Champions League e hanno avuto giocatori leggendari. Dovevo dimostrare anche ai tifosi che non era solo una questione di talento ma anche di passione. E' una società che ha a disposizione tutto: lo stadio, i tifosi, la passione e una bellissima città

Ibrahimovic mi ha aiutato sul piano della mentalità. Ad esempio in allenamento, in piccole cose come il controllo e il passaggio perché alle volte dopo un dribbling potrei fare un passaggio comodo. Lui mi ha aiutato ad essere più concentrato davanti alla porta, a calciare meglio dopo aver superato un difensore. Sapeva che sarei stato in grado di fare la differenza se fossi stato concentrato in campo. A volte ero nervoso in partita e lui mi incoraggiava dicendo che prima o poi il mio momento sarebbe arrivato. Quando hai un compagno di squadra come lui che ti dice questo tipo di incoraggiamenti, ti senti più motivato e in fiducia per provarci di nuovo. Credo di poter segnare più gol e per essere il top devo segnare, devo essere più deciso davanti alla porta

Non è una questione di talento ma di mentalità, come ti prepari nel corso della settimana prima di un allenamento o prima di una partita. Cristiano Ronaldo é un idolo e Sono orgoglioso di giocare con lui in nazionale, siamo tanti giocatori giovani e per tutti noi è un piacere poterci confrontare con lui e imparare

Rafael Leao
Leao Milan

Il retroscena su Cancelo

Leao ha svelato anche un retroscena che riguarda il compagno in nazionale Joao Cancelo. Ha rivelato che ha provato a farlo venire con lui al Milan:

Una volta in nazionale stavo parlando con Cancelo perché aveva giocato per l'Inter. Mi disse che gli era piaciuta Milano, che gli era piaciuta l'atmosfera delle partite contro il Milan e che da bambino gli piaceva come squadra. Allora gli dissi di venire qui ma i disse che era difficile, dato che all'epoca giocava per il Manchester City. Ma ci ho provato. La nostra visione al Milan è quella di avere giocatori giovani e di talento e uno così sarebbe stato perfetto

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