La partita di ieri sera tra Udinese e Milan non sarà ricordata solo per il risultato finale, ma anche per l'ombra indelebile di vergognosi cori razzisti provenienti dalla Curva. La Stampa, in prima pagina, mette in risalto la triste realtà che si è manifestata durante il match e sottolinea il contrasto con la rappresentazione di un calcio che, a parole, si dichiara sano.

L'Incidente: Maignan e la protesta

Il portiere del Milan, Mike Maignan, protagonista in campo per le sue parate decisive, ha lasciato il terreno di gioco nel primo tempo in segno di protesta contro gli insulti razzisti rivoltigli dalla Curva. L'atleta, visibilmente scosso, ha dichiarato ai microfoni di DAZN al termine della gara: "Dopo una serata così di positivo c'è che abbiamo vinto, ma è successo qualcosa che non doveva succedere. Hanno fatto il verso della scimmia e non è la prima volta che succede. Dobbiamo reagire così e fare denuncia alla Procura".

Il calcio che finge

La Stampa sottolinea amaramente come, nonostante gli sforzi di molte personalità del calcio nel promuovere un ambiente inclusivo, episodi come questi dimostrano come il razzismo sia ancora radicato nel contesto degli stadi. Il calcio, un tempo considerato specchio della società, sembra ora riflettere solo a tratti la sua volontà di combattere discriminazioni e intolleranze.

La Stampa
La Stampa prima pagine

Il giornale invita a una riflessione profonda sulle misure necessarie per porre fine a episodi così deplorevoli. La denuncia di Maignan alla Procura potrebbe rappresentare un passo importante, ma è necessaria una risposta collettiva e sistematica per estirpare il razzismo dal calcio e dalla società.

La reazione del mondo del calcio

La notizia ha scatenato una serie di reazioni nel mondo del calcio. Molti giocatori, allenatori e figure di spicco hanno espresso solidarietà a Maignan e condannato l'episodio di razzismo. 

Lega Serie A, Milan e Udinese hanno condiviso un post comune condannando ogni forma di razzismo. Il Milan ha dichiarato: "Nel nostro gioco non c'è assolutamente posto per il razzismo: siamo sconvolti. E siamo con te, Mike."

Milan
Post Milan contro il razzismo

Il presidente della FIFA, Infantino, ha espresso il suo pensiero netto, sottolineando la necessità di accuse penali per chi compie atti razzisti e la possibile sconfitta a tavolino per le squadre coinvolte. Ha anche menzionato un altro episodio di insulti razzisti a Sheffield contro Kacey Palmer del Coventry.

Il presidente della FIGC, Gravina, ha dichiarato: "Nel calcio non c'è posto per il razzismo. Siamo solidali con Maignan e condanniamo duramente quanto accaduto a Udine. Bene ha fatto l'arbitro a sospendere la gara, non si deve giocare per forza quando accadono questi comportamenti vergognosi."

Il Ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, ha condiviso un post su X dichiarando: "Il mio, il nostro no al razzismo non può, non deve, non vuole avere il colore di una maglia o della pelle. Le nostre scuse a Mike Maignan." Ha sottolineato l'importanza del rispetto sempre e ovunque, con l'obbligo di assumersi responsabilità per chi sbaglia.

La sfida resta aperta per trasformare le parole in azioni concrete e per trovare soluzioni efficaci al problema persistente del razzismo negli stadi.

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