I rivali cittadini della Lazio concludevano la propria campagna europea in Europa League in modo disastroso chiudendo il gruppo F al terzo posto e retrocedendo in Conference League a causa della differenza reti sfavorevole, nonostante la classifica recitasse 8 punti come le altre squadre: Feyenoord, Midtjylland e Sturm Graz.  Nella stessa competizione la Roma di Jose Mourinho dopo aver terminato il proprio raggruppamento dietro al Betis, veniva costretta a disputare i playoff contro il Salisburgo per accedere agli ottavi. Superati gli austriaci grazie al 2-0 dell'Olimpico dopo la sconfitta dell'andata, di fronte ai giallorossi si ponevano i baschi della Real Sociedad liquidati per 2-0 nel risultato complessivo tra le due gare. 

Il sorteggio dei quarti pone come ostacolo il Feyenoord prossimo avversario di Europa League, che come in questa stagione aveva affrontato la Lazio subendo una sorte decisamente migliore. Dopo la debacle maturata in Olanda per 1-0, servono i supplementari nel 4-1 finale per far guadagnare all'uomini dello Special One il pass per la semifinale dove affrontano il Bayer Leverkusen. Basta il gol di Bove a spalancare le porte alla finale di quella che sarebbe potuta essere la seconda competizione europea vinta di seguito, dopo la Conference League conquistata l'anno prima. 

L'entusiasmo però viene smorzato dal Siviglia ai calci di rigore dopo che il più che discutibile arbitraggio di Taylor e l'autogol di Mancini, erano arrivati in risposta all'iniziale vantaggio di Dybala che aveva illuso i tifosi giallorossi. Spagnoli a festeggiare il settimo trofeo in bacheca e addio sogni di bis europeo. 

Roma, terza stagione complicata per Mourinho

La conquista del primo trofeo europeo della sua storia con la Conference League messa in bacheca due anni orsono e l'entusiasmante cavalcata in Europa League della scorsa stagione, hanno però solo mitigato l'esito deludente del campionato. Nell'annata 2022/2023 di Serie A la Roma ha chiuso al sesto posto, con undici punti di distacco dai cugini biancocelesti arrivati secondi e guadagnandosi di nuovo l'accesso alla seconda competizione europea per importanza. 63 punti realizzati in 38 giornate, frutto di 18 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte con 50 gol messi a segno e 38 subiti. 

Gli auspici all'inizio dell'annata attuale per la Roma di Mourinho erano e restano decisamente diversi, con la qualificazione alla Champions League come obiettivo. La vittoria col Napoli nel posticipo grazie all'ottavo gol di Lukaku in 14 incontri, ha migliorato la situazione di classifica: sesto posto a 28 punti con un ruolino di marcia fatto di 8 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Arrivati quasi al giro di boa del campionato, al momento il tecnico lusitano é distante solo due punti dalla zona Champions League identificata nel quarto posto del Bologna.

Tuttavia sta fallendo l'obiettivo stagionale e anche il suo percorso in Europa League é stato deludente: gruppo G chiuso alle spalle dello Slavia Praga e qualificazione agli ottavi, che dovrà passare dalla vittoria del playoff contro il Feyenoord. Una eventuale eliminazione prima di arrivare in fondo alla competizione e il mancato ingresso nell'Europa che conta a fine maggio, potrebbero costargli la panchina.  

Roma, sogno Champions ad ostacoli per Mourinho

Paulo Dybala
proteste di Dybala

 

L'ottenimento di un posto nella coppa europea più ambita, almeno fino alla probabile creazione della Superlega in futuro, non dipende però solo dai risultati altalenanti. Il rendimento della squadra é fortemente influenzato dagli infortuni che hanno falcidiato la rosa. Quello più importante riguarda sicuramente Paulo Dybala, che si é fermato per la quarta volta da agosto e ne avrà per un mese ma all'argentino si aggiungono gli infortunati di lungo corso Kumbulla, Smalling, Aouar e Tammy Abraham. Ben cinque risorse in meno nello scacchiere tattico del portoghese per la caccia ad un posto in Champions League al momento

Se si va ad analizzare il singolo rendimento che giocatori importantissimi come Smalling in difesa e Dybala in attacco sono riusciti a dare in questa stagione, si nota quanto abbiano influito pesantemente gli infortuni. L'inglese é riuscito a mettere piede in campo solo per tre volte per un totale di 261 disputati, mentre é andata leggermente meglio al centravanti con 11 apparizioni e 865 minuti giocati con 4 gol realizzati.       

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