Che ormai il sistema calcio sia sempre più viziato da interessi extracampo che mettono a rischio l'integrità fisica dei calciatori - per i troppi impegni ravvicinati - ormai sembra un dato di fatto. Sono tanti gli allenatori a lamentarsi della mancanza di giorni di riposo tra un impegno e l'altro (tra coppa e campionato), come José Mourinho o Maurizio Sarri, che non smettono di portare avanti la loro crociata contro i troppi impegni ravvicinati. Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale sul Corriere dello Sport, espone il suo punto di vista in merito alla faccenda.

A complicare ulteriormente le cose intervengono le coppe europee”

Zazzaroni, commentando la crociata intrapresa dagli allenatori contro la poca distanza tra le partite e la delicata situazione riguardo alla questione dei diritti Tv, scrive: “Per Paul Scott «il calendario era una progressione matematica con sorprese arbitrarie (the calendar was a mathematical progression with arbitrary surprises)». Oggi i primi a essere convinti della fondatezza delle parole del drammaturgo inglese sono naturalmente José Mourinho e Maurizio Sarri , i quali combattono contro le distanze ridotte tra una partita e l’altra, con rose non all’altezza degli impegni stagionali e, inevitabilmente, contro la fornitrice ufficiale di sorprese arbitrarie, la Lega calcio dei poveri Luigi De Siervo e Andrea Butti" […] Poveri non tanto per una questione di denaro (ne hanno a sufficienza, in particolare l’ad) quanto piuttosto per la condizione in cui si trovano a operare. Ovvero sistematicamente tra più fuochi, dovendo soddisfare in primis le esigenze delle televisioni a pagamento - Dazn ha la priorità - che con i diritti delle dirette (cacofonia) consentono ai presidenti di garantire lo stipendio a giocatori, allenatori, staff e maestranze.A complicare ulteriormente le cose intervengono le coppe europee, specie l’Europa League e la Conference, programmate di giovedì, che impongono alle squadre partecipanti di giocare in campionato la domenica o il lunedì".

José Mourinho
Mourinho sulla panchina della Roma

“Sono sempre stato dalla parte degli allenatori”

Continuando, il giornalista conferma la sua posizione di vicinanza nei confronti degli allenatori e preferirebbe che venissero tutti trattati alla stessa maniera: Penso che dovrebbero essere trattati tutti allo stesso modo, importanti e meno importanti, popolari e impopolari, simpatici e un po’ stronzi. Perciò ho trovato fuori luogo i due comunicati della Lega trasmessi in risposta alle legittime considerazioni di Mourinho; interventi che in passato e anche in seguito la stessa Lega aveva e ha evitato. O per tutti o per nessuno". Conclude, ironicamente: “Tutto sommato l’unico calendario incontestabile […] resta quello della Ferilli

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