La stagione del massimo campionato nazionale di Basket entra nel vivo. Dopo la consueta sosta di metà stagione per l'All Star Game, la stagione Nba è pronta a decollare: due mesi solamente ci separano infatti dall'inizio dei Playoff. Archiviata anche la sessione di mercato di inizio febbraio, le squadre non possono più nascondersi. Chi punta al titolo cercherà la miglior posizione in classifica per una rincorsa meno scomoda all'anello; chi deve recuperare terreno non può più sbagliare. Con la recente formula per cui solo le prime sei squadre di ciascuna Conference accedono direttamente alla Post Season, mentre quelle dalla settima alla decima devono disputare un mini torneo di qualificazione (Play-in tournament), pochi team possono dirsi tranquilli. 

Chi deve risalire la china

Per quanto riguarda la Western Conference su tutti spiccano le difficoltà avute nella prima parte di stagione dai Los Angeles Lakers e dai Golden State Warriors. Due realtà diverse, ma troppo competitive per essere rispettivamente noni e decimi attualmente. I gialloviola con il duo Lebron James e Anthony Davis non possono assolutamente mancare l'accesso ai Playoff e anzi, non possono non darsi una possibilità di ripetersi dopo il trionfo del 2020. Per quanto riguarda invece la franchigia guidata da Stephen Curry il discorso è molto più ampio: la squadra è in fase calante dopo anni di dominio assoluto, ma un team capace di vincere 4 titoli Nba in meno di dieci anni, ha lo status e i giocatori per poter ancora essere quantomeno un'outsider. 

Lebron James
Lebron James con la canotta dei Lakers (PH. Depositphotos)

Per quanto concerne invece la situazione a Est, le due squadre chiamate a alzare il livello sono sicuramente i Miami Heat e i Milwaukee Bucks. I primi sono da anni fra le squadre più insidiose, nonostante non siano mai riusciti a vincere, ma al momento sono solo settimi e dunque non entrerebbero di diritto ai Playoff. Sotto la guida di un coach competente esperto come Erik Spoelstra, vedremo se sapranno trovare la quadra per ambire a qualcosa di importante. In casa Giannis Antetokoumpo la situazione è ambivalente: il terzo posto momentaneo avrebbe potuto nascondere alcuni allarmi, ma il recente cambio di allenatore, a seguito di alcune pesanti sconfitti, ha svelato a tutti un malcontento generale in quel di Milwaukee. Dopo aver infatti aggiunto al roster una superstar come Damian Lillard infatti, la franchigia del Wisconsin punta al titolo senza molti giri di parole. Ma per provare a vincere, c'è bisogno di un cambio di marcia.

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