L’ex arbitro Rosario Lo Bello, si è tolto qualche sassolino durante due interviste rilasciate a Radio Kiss Kiss Napoli e Il Giornale. L’ex direttore di gara ha voluto prima rispondere all’ex Milan, Marco Van Basten, il quale lo accusò durante un’intervista a Il Corriere della Sera, di aver favorito il Verona contro i rossoneri durante un match decisivo per lo Scudetto 1989/90. Titolo poi conquistato dal Napoli
 

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Durante l’altra intervista per Il Giornale, Lo Bello ha rivelato alcuni particolari importanti sempre sul famoso match di Verona, sempre relativi ai rossoneri.


Lo Bello contro Van Basten: la risposta durissima dell’ex direttore di gara

Ecco la risposta dura e decisa da parte di Lo Bello, nei confronti dell’olandese del Milan, dopo le sue insinuazioni sul match di Verona: 
 

Van Basten che parla di scudetto del Napoli del 1990? Non doveva rispondere dopo 30 anni. In coincidenza dell'uscita del suo libro? Mi sembra strano quello che ha detto. Poi che anche gli arbitri possano sbagliare, mi sembra ovvio. Il 12 maggio si discuterà la mia querela verso Marco Van Basten. Van Basten è stato un grandissimo giocatore, ma mi chiedo: si può dire lo stesso dell'uomo? Sulle accuse al Napoli, voglio ricordare che il primo maggio del 1988 io ero in campo al San Paolo di Napoli. Il pubblico napoletano fu eccezionale perché pianse per la sua squadra ed applaudì quel Milan che strappò lo scudetto alla propria squadra, in cui giocava Maradona. Fu una prova di civiltà incredibile. L'arbitro chi era? Era lo stesso di Verona"

Van Basten
L’ex attaccante del Milan, Marco Van Basten

Lo Bello e la “fatal Verona”: rivelazioni clamorose sul Milan

Lo Bello ha ricordato il famoso match datato 1989/90 tra Verona e Milan, così: “Io fui messo in croce. Ma non ho nulla da rimproverarmi. Van Basten per un banale fallo a centrocampo si levò la maglietta e la gettò per terra; Rijkaard mi sputò sui piedi, Costacurta riempì di insulti un guardalinee e Sacchi andò ben oltre ogni protesta consentita”

Durante il post gara, Lo Bello ha detto: “Non mi difese nessuno. Divenni il perfetto capro espiatorio. L’unica soddisfazione la ebbi, paradossalmente, dal Milan. Al fischio finale tre importanti dirigenti rossoneri vennero nel mio spogliatoio per chiedermi scusa. Anche se poi, davanti alle telecamere, le dichiarazioni nei miei confronti mutarono sensibilmente”

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