Milano a due facce: belle di coppa, Inter e Milan cercano di non togliersi la maschera anche in campionato. A tre settimane dal superderby europeo, i nerazzurri vincono 3-0 a Empoli a ora di pranzo mentre i rossoneri sono chiamati a fare il Milan anche nell'impegno delle 18 tra le mure amiche contro un Lecce risucchiato in zona retrocessione dopo 7 partite disastrose, con 6 sconfitte consecutive e soltanto due gol segnati. 

Baroni parte con Strefezza in panchina, Pioli deve rinunciare a Pobega e Giroud infortunati e a Calabria squalificato. Rebic prende in mano l'attacco, con Salemaekers in panchina e Messias-Diaz-Leao dietro al croato. San Siro gremito come al solito in una giornata calda e godibile: sarà di 72.614 persone il dato finale dei presenti.

Il canovaccio della partita è prevedibile: Lecce chiuso a riccio e Milan in controllo della gara sin dal primo minuto. La mole di possesso palla dei rossoneri per 13 minuti però non produce occasioni, fin quando nel giro di pochi secondi la supremazia si concretizza: prima Tonali calcia da fuori trovando Falcone pronto a distendersi e deviare, e poi Theo Hernandez viene atterrato in area da Baschirotto. Chiffi non ha esitazioni e indica il dischetto, ma il Var sconfessa tutto e si riparte da una punizione per gli ospiti poiché il difensore leccese ha colpito il pallone.

A questo punto i giallorossi, in maglia bianca, prendono coraggio e vanno vicinissimo alla marcatura: su un traversone dalla destra, Banda colpisce di testa a botta sicura con Maignan fuori causa ma centra in pieno il palo. Poco dopo è Oudin a calciare da fuori trovando pronto Maignan. 

Appena può il Lecce cerca di ripartire e al 26° Thiaw si becca il giallo, il primo dell'incontro. Superata la mezz'ora Rebic prova a girare di testa verso Falcone, ma è un tentativo che non impensierisce l'estremo difensore. 

Ma a cinque minuti dall'intervallo il Milan stappa la partita: angolo di Tonali che scambia con un compagno in area per poi rimettere il pallone in mezzo sul secondo palo e trovare la testa di Leao che angola per l'1-0 senza lasciar scampo a Falcone. 

Sul settore di sinistra (la destra dei rossoneri) il Lecce però continua a farsi pericoloso dando l'impresione, a ogni accelerata di Banda e Ceesay di creare scompiglio. Nel recupero del primo tempo (tre minuti) il Lecce si rende pericoloso da calcio d'angolo con la difesa rossonera che sventa. Tra qualche mugugno per qualche decisione di Chiffi, termina la prima frazione col Milan in vantaggio, seppur a fatica. 

Schieramenti invariati a inizio ripresa, ma ultimi scampoli di partita per Messias (piuttosto evanescente il brasiliano) che all'ora di gioco lascia il posto a Saelemaekers. Anche Thiaw esce per far posto a Kjaer. Applausi scroscianti anche per Tonali, che fa spazio a Bennacer. Il Milan manovra palla cercando il colpo del ko, il Lecce cerca le ripartenze ma da entrambe le parti non fioriscono occasioni. 

A metà tempo ci prova Brahim Diaz con un diagonale da buona posizione che trova pronto Falcone. Ben più insidiosa la conclusione di Strefezza che nel frattempo aveva preso il posto di Di Francesco, con Maignan pronto a deviare in corner. 

Ma come tanti avversari, anche il Lecce deve fare i conti con uno stratosferico Leao: ricevuta palla a metà campo, il portoghese parte alla sua maniera e fulmina un immobile Falcone con un diagonale che bacia il palo e si insacca. Poco prima Leao si era divorato il raddoppio con un pallonetto da ottima posizione finito fuori misura. 

E subito dopo il raddoppio è Hernandez ad andare vicino al 3-0 con una conclusione dentro l'area da ottima posizione che sorvola la porta. 

Nel finale spazio anche a De Ketelaere e Origi che rilevano Leao e Diaz, ma la partita è in ghiaccio, e i 4 minuti di recupero servono solo a certificare la vittoria rossonera. Dopo la sconfitta di Udine prima della sosta, il Milan si è messo in regola: sesto risultato utile consecutivo tra Italia ed Europa e soltanto due gol subiti. In attesa del risultato della Roma a Bergamo, sabato prossimo all'Olimpico sarà un Roma-Milan tutto da vedere.

 

 

 

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