Il rinnovo di Lorenzo Insigne è ormai l'argomento caldo in casa Napoli. C'è ancora distanza tra le parti con il presidente azzurro, Aurelio De Laurentiis, che ha offerto al capitano un quadriennale da 3,5mln a stagione mentre il capitano accetterebbe lo stipendio attuale (5mln).Lo fa sapere l'edizione odierna de il Corriere dello Sport che quest'oggi propone un'intervista al suo agente, Vincenzo Pisacane. Di seguito alcuni stralci:

ADL ha detto che ora la palla passa a Insigne.  
«Lui dice quello che ritiene più opportuno, ma bisognerebbe chiedere qual è stata l'offerta e per quale motivo il giocatore ha rifiutato. Quadriennale da 3,5mln a stagione? Preferisco evitare cifre e dettagli, ma non riteniamo congrua la proposta. L'ultima telefonata non è stata delle migliori, però è giusto che ognuno abbia la propria idea".

E intanto, tra un paio di settimane Insigne sarà un parametro zero.  
«Forse nessuno si aspettava questo epilogo. Anzi, forse Lorenzo sì. E' finita? La storia tra il Napoli e Insigne non finirà mai anche se andrà a giocare altrove. Anzi, è da raccontare: c'è troppa vita, troppo amore. Ma nel rispetto del giocatore e di tutti non si può aspettare in eterno, non si può aspettare giugno. E se poi malauguratamente dovesse prendere un raffreddore? Perché rischiare?».  

Diamoci un tempo. Giusto per capire...  
«Quando si apre il mercato di gennaio bisogna trovare una soluzione. Possono essere giorni decisivi. Contatti? Fino a gennaio non avrò contatti con nessuno. Su questo sono molto fermo: dal 2, poi, tutto cambierà».  

Insigne e il Napoli sono divisi da 6 milioni: 1,5 a stagione.  
«Direi che sono divisi nei tempi, nell'educazione, nei modi, nei gesti. Non voglio alimentare polemiche, con De Laurentiis siamo in pace e non in guerra, però magari un giorno è doveroso raccontare ciò che è accaduto nel tempo. Equivoco? Non credo. Tutto calcolato, scientifico. Un grande campione avrebbe meritato più tempo: molti mesi fa ho provato a parlare con De Laurentiis, ma lui non voleva dialogare con me e mi rimandava a Giuntoli. Qualcuno in società una volta mi ha detto: “Ma dove vuoi che vada, Insigne?”. Credevano che nessuno potesse essere interessato a lui».  

L'offerta del Toronto, in MLS, ha fatto rumore.  
«Mai stato a Toronto. Però credo che dopo tanti anni in una squadra è difficile indossare un'altra maglia nello stesso campionato. Un'esperienza fuori farebbe meno male. Ci può stare, tipo Del Piero, ma è una mia idea... Parla inglese?  Un pochino si. I figli frequentano la scuola americana. Napoli e Insigne lontani? «In questo momento, per i tempi, sono abbastanza lontani. Ma tutto può cambiare. Eventualmente, ce ne faremo una ragione». 

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