“Hamilton non c’è più”: cambio totale di strategia | Era necessario per rimanere al top

La delusione per l’inizio di stagione di Hamilton è espressa nelle parole di un collega che conosce molto bene il mondo della Formula Uno
Lewis Hamilton ha iniziato nel peggiore dei modi la sua avventura alla guida della Ferrari. Erano ben diverse le aspettative della vigilia di questo Mondiale e, invece, dopo le prime cinque gare non è arrivato nemmeno un podio per il campione inglese, distante anche dal nuovo compagno di scuderia Charles Leclerc.
Un feeling con la vettura e con il team che fatica a decollare, con varie attenuanti da attribuire al pilota che aveva accettato con entusiasmo questa inedita e ultima sfida di una carriera di alto livello.
Un matrimonio che pareva felice, con un sogno realizzato sia da parte dei tifosi del Cavallino Rampante che del britannico che da tempo meditava il suo trasferimento alla Rossa, con l’intento di riportarla ai vertici.
E, dopo l’ottima seconda parte della scorsa stagione, con la Ferrari che è andata a un passo dalla vittoria della classifica costruttori, il momento sembrava propenso per proseguire la crescita di rendimento della macchina.
Hamilton e i problemi che si trascina da tempo
E così Hamilton aveva lasciato dopo oltre un decennio la Mercedes, ma l’adattamento allo stile di guida della SF-25 è più complicato del previsto, con un gap da recuperare sia nei confronti degli avversari che di Leclerc stesso.
A parlare del momento difficile di Hamilton è l’ingegnere Gary Anderson, che in un’intervista rilasciata al The Telegraph, dice la sua: “Non è cambiato molto dagli ultimi tre anni alla Mercedes, dove non ha mai preso confidenza con le auto ad effetto suolo. Nonostante il cambio di team, sta riscontrando gli stessi problemi. Hamilton si è perso“.

Con Hamilton i risultati erano peggiori, la Mercedes è partita con il piede giusto
Il rendimento è perfino migliorato: “Russell e Antonelli cercano di ottenere il meglio da quel che hanno, piuttosto che cercare soluzioni magiche. La macchina sembra più prevedibile e stabile e credo che questa inversione possa essere collegata al fatto che Hamilton non c’è più“.
Un nuovo ciclo che sta portando già i suoi frutti: “Credo che la Mercedes crescerà come team e gruppo senza Lewis. Ora hanno una nuova strada di sviluppo grazie al contributo di piloti più giovani, meno esperti e di minor successo“.