All’interno della seconda puntata stagionale di 'Goal di Notte', storico format condotto questa stagione da Michele Plastino su TMW Radio, NSL e TeleUniverso, è intervenuto il direttore Mario Sconcerti.



Direttore, i migliori e i peggiori di questo turno…


“Per i migliori partirei da Leao e poi andrei subito all’Udinese. Sono rimasto abbastanza travolto dal 4-0 subìto dalla Roma. Abbiamo visto qualcosa di troppo, credo che collettivamente la palma del “peggiore” vada ai giallorossi”.



Questa sconfitta così netta della Roma ridimensiona tanto la squadra di Mourinho?


“Per carità, certamente potrà lottare per lo Scudetto. È un campionato lento. 
Siamo già “fuori” di 4 punti, aspettando l’Atalanta. È un campionato imperfetto: se devo giudicare oggi vedo almeno un paio di squadre più pronte della Roma. Sinora abbiamo visto la parte peggiore dell’Inter. Credo che la Roma non debba commettere l’errore di giocare per il quarto posto se vorrà andare in Champions League. Mourinho dovrà giocare per vincere: provarci è un obbligo, riuscirci meno. L’Udinese ha perso solo a Milano, in casa ha battuto già Fiorentina e Roma. Non c’è dubbio che i giallorossi debbano provarci, ma devono fare un salto di personalità”.



Stasera una brutta Roma, ma abbiamo visto anche una bruttissima Juve a Firenze…


“La Juve è una squadra diversa dalla Roma perché è incompleta. Gli manca il suo miglior uomo squadra che è Pogba. In questo momento non credo che la Juventus possa giocare meglio di così, perché in questo momento non è pensata bene. 
Arriva in fondo a un mercato molto confuso: all’ultimo giorno sono partiti Arthur e Zakaria e quest’ultimo era arrivato a gennaio. La vera differenza della Juve di quest’anno è l’avere lo stesso peso economico delle altre squadre: il differenziale del passato era proprio il potere economico e il saperlo utilizzare bene. La Roma è diversa: a modo suo è completa ed è ben guidata da Mourinho in un momento di un grande unità della piazza. Mentre la Juventus è zoppicante, dalla Roma era lecito aspettarsi di più. I bianconeri hanno tre mediani e - nonostante ribalti sempre il centrocampo - gioca sempre con tre mediani”.



Quanto aumenta il valore tecnico della rosa del Milan la sinergia che si è creata tra proprietà, dirigenza, allenatore, pubblico e squadra?


“Credo che il Milan abbia acquistato un nuovo presidente solo qualche giorno fa. È difficile pensare che Maldini e Massara “siano” il Milan. Loro sono dipendenti del Milan e dal calciomercato abbiamo visto le difficoltà a coniugare le varie componenti. Ci sono esigenze diverse da soddisfare: c’è un progetto tecnico molto importante che si basa su alcune scelte fatte benissimo dallo staff tecnico per intero. Non vedo un sentimento complessivo”.



Si aspettava questa sostanziale incertezza iniziale d’inizio campionato?
 

Mi aspettavo molto equilibrio e molti infortuni anche se mi meraviglia il numero di quelli muscolari. La scienza della preparazione atletica dovrebbe essere molto più avanti rispetto alle varie trappole che abbiamo disseminato durante la stagione, il Mondiale su tutte. La Roma e l’Inter sono state brave nel battere le avversarie inferiori ma trovano subito difficoltà contro avversarie più quotate. Questo è dato dal livello tecnico medio-basso del campionato”.

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