Titolo un po'criptico, chiedo scusa.Poi mi spiego, ci provo almeno. Il fatto è che come tanti sono rediuce da una maratona: prima Trieste-Brindisi, poi Treviso-Virtus con tanto di supplementari. I risultati dicono che Happy Casa e Segafredo raggiungono Milano in semifinale, e non è una cosa banale per nessuna delle due sqadre: Brindisi non era mai arrivata così in alto, la Virtus torna al centro del villaggio potrebbe, e di sicuro vorrebbe dire Djordjevic, che comunque considera questo traguardo un suo personale e non ultimo contributo alla causa di una città che ogni tanto si addormenta sui ricordi.

Super Pajola

Ho cercato in rete delle foto di Pajola.Non ce ne sono tante come sarebbe lecito aspettarsi visto quanto si è parlato di lui quest'anno, in presenza e pure in assenza. L'anno scorso era il cinno che faceva un oohh di meraviglia in contropiede per un assist di Teodosic, quest'anno è già diventato un big, senza ancora avere, e per fortuna, una grande continuità, ad esempio in gara 2 non è stato all'altezza di ...se stesso. Anche al Palaverde è stato alfa e omega della sua squadra. Il suo antisportivo nel primo tempo è stato il ciak per il film degli orrori Virtus. La sua ripresa, e pure le sue scelte, dunque anche i canestri ben presi prima ancora di essere segnati, hanno cambiato la serata,

Perchè ho citato Steve Kerr

Il coach dei Warriors nei giorni scorsi, con tanta saggezza e ancor piùpazienza, ha detto più o meno: "Ai miei tempi, per certe scelte sbagliate i giocatori finivano in panchina ed erano come in una cella di cui gli allenatori buttavano la chiave per non avere più voglia di richiamarli in campo. Oggi vedi certe cose e capisci che non ci puoi fare niente. Sono cambiati i tempi". Ecco, oggi, come e più che in altre occasioni, mi sono sentito come Steve Kerr, soprpreso, quasi ferito da certe scelte, a Trieste come a Treviso. E non solo perchè sono stato a pranzo con lui sabato non riuscivo a prendermela con quel Djordjevic, in effetti giocatore ben diverso, ha poi raddrizzato la partta a inizio ripresa con i Desperation Five, versione virtussina dello special team di una squadra Nfl che prova a risolvere i guai combinati dal resto della squadra. Prima del Palaverde mi ero appuntato un dato singolarmente coincidente. I punti segnati dalle squadre che avevano vinto gara 3: Milano 74, Sassari 75, Brindisi 79. Poi sono arrivati i 61 nel solo primo tempo della banda di Menetti.

Altro

Complimenti alla Reyer per lo scudetto femminile, prima società a vincerlo dopo aver già vinto anche il titolo femminile. Si parla tanto, per fortuna di donne: Cecilia Zandalasini che pare vicina alla Virtus; Rebecca Corsi che guida l'Empoli Calcio ma ricorda dai suoi trascorsi cestistici, giocatrice, di non sentire un tema suo la tattica che lascia quindi agli allenatori; Geppi Cucciari per una frase da manifesto: "Il Monopoli è un gioco, il calcio unio sport, il basket una filosofia di vita".. Filosofia buona anche per gli affari, ci spiega in uno spot Pozzecco circondato da tutti i suoi giocatori. E allora prendiamo con la giusta dose di filosofia i provvedimenti del giudice sportivo dopo gara tre di domenica: inibizione di 7 giorni per comportamento offensivo nei confronti di un tesserato avversario. Destinatario del provvedimento: Francesco Sardara, figlio del presidente di Sassari Stefano. Il padre ha appena riammesso Pozzecco in panchina, e il figlio per mettere una pietra sopra alle polemiche ha avuto da ridire con Stone...

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