La situazione ai vertici della Federcalcio italiana é tesa da diversi mesi, complici le difficoltà nell'assegnazione dei diritti tv, le accuse da parte dei club di non aver fatto abbastanza per evitare la rimozione del Decreto Crescita che era diventato lo strumento fondamentale per sostenere gli ingaggi dei giocatori per le big di Serie A. Ora il terreno di scontro si é spostato sul tema della riforma da applicare al massimo campionato e ha visto una disputa tra la FIGC e la Lega Serie A, con protagonisti Claudio Lotito e l'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta.

Scontro tra FIGC e Serie A

Per l'11 marzo 2024 la FIGC ha convocato una riunione con la Lega Serie A per discutere di come apportare modifiche al format del campionato. Ma all'interno della coalizione c'é una profonda spaccatura come riporta Il Corriere della Sera, con da una parte i grandi club rappresentati dal presidente Gravina che chiedono la riforma del campionato a 18 squadre e dall'altra le società medio-piccole, rappresentate da Casini che si oppongono alla proposta.

La federazione non é disposta a fare molte concessioni stando alle indiscrezioni. Le aperture prevedono il taglio dei club professionistici da 100 a 80 e la riduzione automatica degli stipendi in caso di retrocessione, mentre l'unione dei club di massima serie vorrebbe una lega indipendente in stile Premier League con determinate libertà: l'indipendenza degli arbitri dalla FIGC, il tetto sugli ingaggi, l’abolizione della Legge Melandri sulla vendita dei diritti televisivi e il ripristino del regime fiscale per gli impatriati, previsto dal Decreto Crescita.

Beppe Marotta
Marotta Inter

Lotito contro Marotta

Venerdì scorso sempre stando a quanto scritto dal quotidiano, ci sarebbe stata una riunione nella Capitale tra i dirigenti di Inter, Juventus e Milan con il presidente della FIGC Gabriele Gravina e a cui avrebbe aderito indirettamente anche la Roma, tramite un portavoce. Sul piatto oltre alla riduzione del numero di squadre a 18, sarebbe stata messa la rinuncia al diritto di intesa per la Serie A: in breve non servirebbero più i 14 voti dei rappresentati della Lega per cambiare il format.

Quest'ultima proprosta avrebbe mandato su tutte le furie il presidente della Lazio Claudio Lotito che appoggia le rivendicazioni delle società medio-piccole nella fazione di Casini. Il patron biancoceleste parlando con l'avvocato dell'Inter Angelo Capellini, avrebbe chiesto le dimissioni di Beppe Marotta. Il dirigente nerazzurro infatti é anche il rappresentante delle società di Serie A, all'interno del consiglio federale. 

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