Il Torino sarà impegnato alle 15 a "Marassi" contro la Sampdoria di Giampaolo. Mazzarri punta a confermare la formazione che ha ben figurato contro la FiorentinaLo scorso anno fu la miglior prestazione del Toro targato Walter Mazzarri. Quest’anno, con una rosa più forte e finalmente al completo, si può fare di meglio. Sampdoria contro Torino, Mazzari contro il suo passato e Giampaolo, due squadre con l’obiettivo dei 3 punti e le velleità europee. Nel gennaio scorso, come detto, il Toro riuscì a imbrigliare i blucerchiati, che sul loro campo avevano messo sotto chiunque. Alla fine finì in pareggio (1-1 santificato dalle reti di Torreira e Acquah), ma quello che balzò agli occhi degli addetti ai lavori fu la grande prestazione dell’undici granata, che impose ritmo e gioco ai liguri. Per trovare, invece, l’ultima vittoria del Torino a “Marassi”, serve tornare indietro di 25 anni: tanti, troppi. Il 7 Marzo del 1993 Paolo Poggi, con un tap in facile dopo il palo di Aguilera, regalò all’allora tecnico Emiliano Mondonico la gioia di una vittoria sofferta, frutto anche delle grandi parate di Luca Marchegiani. Era la Sampdoria post-scudetto di Sven Goran Eriksson, con i vari Pietro Vierchowod, Gianluca Pagliuca, Attilio Lombardo ed Enrico Chiesa, simile ma non uguale a quella che oggi, con Giampaolo in sella, gioca molto bene e fa divertire. Il pallone viaggia veloce fra i tre centrocampisti, anche se la squadra è la penultima per chilometri percorsi in campionato (poco meno di 106 mila, peggio solo l’Udinese). I trequartisti Saponara, Ramirez e Caprari sono bravi a legare il gioco con le due punte, il grande ex Quagliarella e l’altro ex obiettivo Defrel, non in perfette condizioni per la gara di oggi pomeriggio. Giampaolo insisterà sul collaudato 4-3-1-2, con Audero in porta e la difesa di ferro (solo 7 gol subiti, meglio anche della Juve) con il giovane Andersen e l’esperto Tonelli a duellare con gli attaccanti. Sulla linea mediana, Barreto potrebbe riposare a vantaggio di Linetty, con Saponara sulla trequarti, pronto a pressare il regista granata Rincon, e la coppia d’attacco formata da Caprari e Quagliarella, secondo miglior assist-man del campionato a quota 5. Nello schema del tecnico blucerchiato, il lavoro dei centrocampisti ad allargarsi permetterebbe l’avanzare dei due terzini Bereszynski e Murru (che diventano ali). Con Defrel in campo, sarebbe toccato a Qaugliarella il ruolo di seconda punta ma, visto l’innesto di Caprari dall’inizio, dovrebbe essere l’ex Pescara e Roma a svariare. Mazzarri avrà per la prima volta da quando siede sulla panchina granata tutto il gruppo a disposizione, visto il recupero di Ansaldi che andrà il panchina. La sensazione è che il tecnico toscano confermerà in blocco la formazione che nello scorso turno ha strappato un pari alla Fiorentina. Sirigu a guardia dei pali, Djidji confermato nel terzetto difensivo con Izzo e N’Koulou; De Silvestri e il nigeriano Aina (in vantaggio su Berenguer) sulle fasce, Baselli, Meitè e Rincon in mezze, Iago Falque con Belotti in attacco. Gli occhi saranno puntati soprattutto sul capitano, autore di alcune prestazioni ampiamente sotto la soglia della sufficienza. In questo senso, Zaza, ex di turno e vicinissimo alla Samp in estate prima del colpaccio firmato Cairo, avrebbe motivazioni e grinta per incidere. L’obiettivo è bissare la prestazione dello scorso anno ma, questa volta, (ri)trovare i tre punti. Per la storia, per i tifosi, per il Toro. Probabile Formazione (3-5-2): Sirigu; Izzo, N'Koulou, Djidji; De Silvestri, Meité, Rincon, Baselli, Aina; Iago Falque, Belotti. All. Walter Mazzarri
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