Nel match contro i friulani, il tecnico del Torino Walter Mazzarri dovrebbe schierare la squadra con il doppio trequartista alle spalle di capitan Belotti. Aina ha recuperato e sarà in panchina, così come Rincon e Zaza, che dovrà conquistarsi il posto a suon di prestazioni

-di Alberto Gervasi-

Trasformare il lavoro di queste ultime due settimane in energia positiva e conquistare i primi 3 punti in trasferta. Portare avanti il processo di inserimento dei nuovi giocatori e, perché no, sperimentare nuove soluzioni tattiche. Sono queste i due obiettivi a breve termine del Torino che oggi, alle 15, sarà di scena alla Dacia Arena di Udine: l’avversario sarà l’undici bianconero di Velazquez, che ha iniziato bene il campionato per poi perdersi un po’, e adesso vuol trovare continuità dopo tre giornate fra luci e ombre. In casa Toro, Walter Mazzarri ha avuto certamente tempo per lavorare sugli schemi e fare acquisire la migliore condizione ad alcuni elementi della rosa, ma ha dovuto guardare anche il bicchiere mezzo pieno, visti gli infortuni di Ansaldi e Aina (comunque convocato per la trasferta friulana), e l’assenza dei 7 nazionali. Senza la rosa al completo, il tecnico di San Vincenzo si è concentrato sui correttivi da attuare in vista di questa partita di campionato, a cominciare dalla posizione di Berenguer esterno sinistro di centrocampo, oltre a provare Soriano alle spalle della punta in un 3-4-2-1 che prevederebbe l’ex Sampdoria e Villarreal in tandem con Iago Falque dietro uno fra Belotti e Zaza. La possibile convivenza dei due attaccanti italiani (che hanno giocato solo 12 minuti insieme in azzurro), come detto dallo stesso Mazzarri, dipenderà dallo stato di forma di entrambi. In questo momento Zaza parte più indietro nelle gerarchie rispetto a Belotti (e anche Iago), per via della sua condizione non ottimale, e per questo l’allenatore granata potrebbe proporre già oggi un sistema di gioco diverso rispetto alle ultime uscite: nel 3-4-2-1 Meitè, Baselli e Rincon si giocherebbero due posti a centrocampo, con il venezuelano orientato verso la panchina. In avanti, come detto, Soriano a fare il bello e il cattivo tempo, con licenza di inserirsi in fase di attacco e con compiti di rientrare in mediana in fase difensiva, ritornando al 3-5-2. È un’idea che frulla in testa a Mazzarri da tempo, che oggi potrebbe vedere la luce contro l’Udinese.La formazione bianconera è la penultima per chilometri percorsi in campionato, ma ha un impianto difensivo che gli ha permesso di subire solamente 7 tiri verso la porta in tre gare. Stessi punti rispetto al Torino, idem i gol subiti (3). Il modulo scelto dal suo allenatore, il 4-2-3-1, è sulla carta prettamente offensivo, con le ali (Pussetto, D’Alessandro, Machis e De Paul) molto rapide e brave nell’uno contro uno, e un trequartista come Fofana con buone doti fisiche e balistiche, e una propensione al sacrificio in fase difensiva. Lasagna, schierato da unica punta, riesce bene ad allungare la squadra ed ha dimostrato di non far mai mancare l’apporto di gol. In fase difensiva, il modulo può variare in un più ordinato 4-4-2, con le ali che si abbassano come esterni di centrocampo, e De Paul (o Fofana a turno), a sostegno della punta. Il Torino contro i friulani è in serie positiva da 5 partite (3 vittorie e 2 pari), con Belotti che ha segnato in 4 di questi incontri e Soriano, neo granata, che ha nei friulani la sua miglior vittima in serie A. Servirà essere feroci nel pressing e veloci nel muovere la palla, come detto da Mazzarri nella conferenza stampa della vigilia. Poi, se possibile, ci sarà tempo per gli esperimenti, ma in questo momento contano prestazioni e punti. La palla, adesso, passa alla squadra. Probabile Formazione (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, N’Koulou, Moretti; De Silvestri, Baselli, Meitè, Berenguer; Iago Falque, Soriano; Belotti. All. Mazzarri
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