Walter Zenga, tecnico del Cagliari (Zimbio)

Walter Zenga, ex tecnico anche del Cagliari, oggi senza squadra, ha commentato ai microfoni di Radio Sportiva le vicende di Inter e Juventus.

Se avessi detto io le parole che ha detto lui sarei stato fucilato”, inizia Zenga in riferimento alle parole di Antonio Conte. "Sono a Dubai, sono lontano dalle vicende dell’Inter e in questo momento non ci penso proprio a rientrare in Italia. Se avessi detto io le parole che ha detto lui sarei stato fucilato. Tutti vorrebbero vincere ma le pressioni che ha una squadra come l’Inter sono diverse da altre squadre. I risultati si vedono alla fine e aver pareggiato in casa con l’Atalanta non è malvagio”. E ancora: “Conte? Deve andare avanti per la sua strada, senza fare casini. Un allenatore vede le cose in modo differente dalla critica. Ci sono momenti in cui produci tanto ma raccogli poco, poi magari basta una vittoria e ti svolta la stagione”.

Le vicende della Juventus: “Pirlo? Non è necessario che uno debba fare la trafila. Pagherà qualcosa a livello di inesperienza ma per me non è un grande problema. I progetti bisogna vedere come vengono iniziati. Sta lanciando giovani, ha cambiato qualcosa e c’è necessità di tempo. Se l’Inter mi avesse affidato la panchina 10 anni fa, sicuramente sarei stato supportato e aiutato dalla società. Non penso che Agnelli e la Juve siano così folli”.

Sullo scudetto: “Serie A? Nell’ultima parte dello scorso campionato, senza pubblico e con restrizioni, c’èrano stati risultati strani e situazioni diverse, dove c’è chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso. Favorita per lo scudetto? La Juve è la favorita e l’Inter è la seconda favorita. Si tratta di un campionato che resterà aperto”.

Infine sul proprio futuro da mister: “Sono a Dubai perché con il Covid non puoi fare nulla, è inutile che mi muova. Ci sono tanti bravi allenatori in Italia, anche nelle serie minori che devono essere seguiti e aiutati. La scuola italiana è la migliore”.

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