Paolo Ziliani, noto giornalista, ha affidato a Twitter alcune sue riflessioni nel post gara di Juve-Napoli. Ecco cosa ha detto in merito alla sconfitta degli azzurri e su Kvara: "Sul Napoli sconfitto 1-0 in casa della Juventus io, che non sono tifoso del Napoli, la penso così. Penso innanzitutto che la squadra di Mazzarri abbia giocato meglio della Juventus, ma questo potrebbe non contare: succede praticamente a tutti. Penso che sì, Rrahmani abbia certamente dormito sul gol segnato di testa da Gatti: ma di certo Cambiaso non avrebbe dovuto crossare con tutta la libertà che gli è stata malamente concessa. Penso che sì, Rrahmani ha dormito e la difesa con lui, ma se un primo responsabile si vuole trovare, per la sconfitta, questa volta vada individuato in Kvaratskhelia. Che ha fallito un gol che pareva fatto su uno strepitoso contropiede di Osimhen catapultato in missione da Zielinski e lo ha fallito commettendo due errori tecnici non da lui (…)".

Ziliani furioso: “Orsato, unico ammonito è Kvara? Gatti premio fair play…”

Continua così poi Ziliani, in merito all'arbitraggio di Juve-Napoli: “Penso poi tante altre cose, sempre inerenti al fatto tecnico/tattico/disciplinare. Penso che se Orsato fischia la fine del primo tempo e sul suo taccuino ha scritto un solo nome tra gli ammoniti, Kvaratskhelia, su cui Cambiaso ha commesso non meno di 4-5 falli anche per maglia trattenuta (cioè da giallo), e non ci sono i nomi di Cambiaso - per l’appunto -, di Danilo, di Rabiot (ginocchiata gratuita in testa a Zielinski a terra) e del Premio Fair Play Gatti (…); se Orsato, dicevo, dopo il primo tempo ha sanzionato solo Kvara, come al solito c’è qualcosa che non va; ma anche questa, nel campionato col verme, non è una notizia (…)". 

Spalletti

Ziliani non ci sta: “Napoli, il grande errore è aver perso Spalletti”

Ziliani chiosa così, tornando sull'addio di Spalletti: “Se il Napoli del dopo scudetto è piombato in questa situazione di inattesa difficoltà, la malattia di cui soffre ha un nome e un cognome ben precisi: Luciano Spalletti. (…) Un errore compiuto da un presidente la cui intelligenza e la cui abilità manageriale non sono in discussione, ma che non si intendeva di calcio a sufficienza per capire al volo che quel che avrebbe dovuto fare fin dal pronti-via della stagione scorsa era convocare Spalletti in sede, dirgli che se Allegri e Mourinho erano gli allenatori più pagati della Serie A a lui avrebbe alzato da subito lo stipendio dandogli un milione in più, perché lui era il vero top-player del Napoli, più importante di Osimhen e di Kvaratskhelia, e che per favore firmasse subito il prolungamento del contratto per almeno due anni (…)”. 

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