Il giornalista ed ex calciatore Paolo Ziliani, ha realizzato un articolo per Il Fatto Quotidiano, dove analizza l’annata problematica della pay tv DAZN per quanto concerne la Serie A. Ziliani ha bacchettato la pay tv riportando 7 punti fondamentali che hanno portato al flop dello scorso anno. In questo articolo, Il Pallone Gonfiato vi offrirà alcuni passaggi dell’analisi realizzata dal giornalista: 

Rispetto al campionato 2021-21, il primo campionato dell’era DAZN ha registrato un crollo dei spettatori, ufficialmente registrato da Auditel, del 29.9%: se nell’ultimo anno-Sky gli spettatori complessivi delle partite erano stati 242 milioni, nel primo anno-DAZN gli spettatori si sono fermati a 170 milioni.

Dopo un anno trascorso a magnificare i dati d’ascolto (farlocchi) forniti da DAZN attraverso Nielsen, anche Mediaset, che detiene l’esclusiva per la raccolta pubblicitaria con Digitalia 08, propaggine di Publitalia, ammette il flop: la raccolta pubblicitaria è stata un bagno di sangue e Digitalia chiede ora a DAZN uno sconto sul minimo garantito, che non è nemmeno stato sfiorato a dispetto della nascita fuori tempo massimo di nuovi programmi come Saturday Night Square e Supertele, rivelatisi ininfluenti”

Tra i vari punti citati da Ziliani, c’è pure quello relativo i cambi di prezzo abbonamenti indetti recentemente dalla pay tv: “DAZN, a lungo nell’occhio del ciclone per la qualità pessima, specie nei primi mesi, del suo streaming, e per disservizi vari, ha appena annunciato le nuove condizioni per gli abbonamenti del secondo anno: più cari e più restrittivi. L’ondata di proteste è stata immediata, ma come, dice la gente, siete stati un disastro e invece di scusarvi ora alzate i prezzi e restringete le condizioni di utilizzo? Le disdette han già cominciato a piovere copiose”.

 

 

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