Serve l'intervento del VAR all'Italia per evitare il ko contro l'Inghilterra. Così Insigne nel finale risponde a Vardy: Di Biagio soddisfatto

- di Marco Vigarani -

In Italia è fonte continua di polemiche ma alla fine senza il VAR ieri sera avremmo collezionato la seconda sconfitta consecutiva ed il tentativo di ripartenza dopo il trauma svedese sarebbe stato un sonoro fallimento. Nel finale della gara di Wembley però il fischietto tedesco Aytekin torna sui suoi passi grazie all'intervento della moviola e decide di concedere il calcio di rigore per un fallo commesso da Tarkowski su Chiesa. Sul dischetto va Insigne che non sbaglia e regala un piccolo sorriso almeno ai compagni di squadra e al ct Di Biagio probabilmente arrivato per ora a fine ciclo. Non ne vuole parlare l'ex centrocampista ma ne è consapevole quando dopo il triplice fischio spiega: "In generale posso dire che è stata un'esperienza fantastica. Dieci giorni importanti che mi hanno dato veramente tanto. Se il 27 maggio sarò ancora io ad allenare questo gruppo, andrei avanti così perchè questi ragazzi non sono scarsi come si vuole fare credere. Vedremo se ci sarò, ma non è un problema e non accetterò qualsiasi cosa". Scarsi magari no, ma per il momento siamo indefinibili di sicuro. Il pareggio colto in Inghilterra alla fine è poco più di un brodino che ci permette di evitare la quarta gara senza gol (sarebbe stato il nuovo record negativo in oltre un secolo di storia azzurra) ma non lancia grandi segnali per il futuro. Abbiamo qualche individualità che spicca in un contesto tutto da delineare in cui la gioventù abbina naturalmente freschezza ed ingenuità come accaduto in occasione del gol del vantaggio britannico: una punizione battuta in fretta a difesa impreparata e Vardy che ha scaricato un gran destro alle spalle di Donnarumma. Va anche detto per onore di giustizia che non abbiamo affrontato la miglior Inghilterra possibile e che l'aggiunta di Alli e Kane sarebbe stata probabilmente letale. L'Italia invece viaggia a corrente alterna, a volte fa sperare di poter essere una squadra apprezzabile ma poi si spegne e lascia campo agli avversari nascondendosi tra le pieghe della partita per poi riemergere come accaduto ieri nel finale. Probabilmente manca anche un leader carismatico che possa caricarsi i compagni sulle spalle e guidarli alla riscossa: anche questo sarà compito del futuro ct, ma soprattutto dell'intero sistema calcio.
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