Il difensore ucraino dell'Everton Vitaliy Mykolenko nei giorni scorsi aveva attaccato Artem Dzyuba, perché rimasto silente sull'invasione dell'Ucraina. Fino a qualche ora fa, Dzyuba non aveva postato nulla sui social media da quando il presidente Putin ha ordinato alle sue forze di entrare nella vicina Ucraina nelle prime ore dello scorso giovedì mattina. "Mentre tu, bastardo Dzyuba, taci assieme ai tuoi fottuti compagni di squadra, i civili vengono uccisi. Rimarrai nascosto in un buco per il resto della tua vita e, cosa più importante, per il resto della vita dei tuoi figli. E sono davvero felice che nessuno ve lo perdonerà mai, bastardi". 

Queste le parole dure del calciatore sul suo collega, capitano della nazionale russa, che attraverso un post Instagram gli ha risposto per le rime: "Ad alcuni colleghi di lavoro con il culo nelle loro ville in Inghilterra che dicono cose cattive: questo non ci può offendere, capiamo tutto! Pace e bene a tutti!". Poi precisa: "Sono contro la discriminazione basata sulla nazionalità. Non mi vergogno di essere russo. Sono orgoglioso di essere russo. E non capisco perché gli atleti adesso devono pagarla per questo".

"Fino a poco tempo fa, non volevo parlare del tema degli eventi in Ucraina - inizia così il suo post -. Non volevo, non perché ho paura, ma perché non sono un esperto di politica, non ci sono mai entrato e non avevo intenzione di farlo (a differenza di un gran numero di scienziati politici e virologi che sono apparsi di recente su internet). Ma come tutti gli altri, ho la mia opinione. Dal momento che sono circondato da questo argomento da tutte le parti, la esprimerò".

L'attaccante dello Zenit mette subito in chiaro una cosa: "Sono contro ogni guerra. La guerra fa paura. Ma sono anche contro l'aggressività e l'odio umano, che ogni giorno acquistano proporzioni estreme. Sono contro il due pesi e due misure - prosegue Dzyuba -. Perché tutti gridano sempre allo sport al di fuori della politica, ma alla prima occasione, quando si parla di Russia, questo principio viene completamente dimenticato? Nelle situazioni stressanti, le persone mostrano la loro essenza, a volte negativa. Quanta rabbia, sporcizia e bile si sono riversate ora su tutti i russi, indipendentemente dalla loro posizione e professione. È doppiamente strano sentire tutto questo da persone a cui la Russia ha dato molto, moltissimo nella loro vita. Tutto questo crea solo più negatività. La guerra finirà, ma le relazioni umane rimarranno. E sarà impossibile riavvolgere il nastro. Ricordatelo".

Il post su Instagram:

Fonte: SportMediaset

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