La vita di Lapo Elkann è stata molto difficile, specialmente durante la sua giovinezza. In una intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, il rampollo di casa Agnelli si confessò rivelando i suoi eccessi del passato che sono ora un lontano ricordo: 
 

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“La mia prima volta con una sostanza? Non posso chiamare “sostanza” un essere umano, ma la prima volta è stata una prostituta. Dopo essere stato abusato, ero confuso, non sapevo se ero etero, mi chiedevo se ero io colpevole. Col se*so a pagamento, avevo il controllo, sapevo quello che stava succedendo. Ma questo ha incrementato il buco e ha portato a uno scalare di problematiche, perché il passo successivo sono gli spinelli e via via peggiorando. Il mio problema non è una “sostanza” in sé, ma il fatto che non so limitarmi". 

"Posso lasciare la coca, ma diventare ossessivo-compulsivo o work alcoholic e lavorare 14 ore al giorno. L’intensità è una forma di sostanza, una dipendenza. Il demone è lì, non dorme, devi sempre domarlo"

RINASCITA - "Da vent’anni, faccio un’ora al giorno con i narcotici anonimi, ho completato “i 12 passi” quattro volte. La sobrietà è il mio orgoglio più grande, perché, senza, non ho niente, rischio di perdere le mie aziende, le persone che amo, me stesso. Se ho mai pensato al suicidio? A New York, dove ho vissuto per un po’ dopo l’incidente di Torino. Abitavo al 33esimo piano: la tentazione di buttarmi era continua. Non ho avuto il coraggio e l’amore per la vita è stato più forte".

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