Il Bologna si arrende alla maggiore determinazione della Fiorentina e sbaglia nell'interpretare il nuovo modulo. Bene solo Orsolini all'esordio

- di Marco Vigarani -

Donadoni si gioca tutte le sue carte offensive per affrontare la Fiorentina ma alla fine il Bologna incassa la settima sconfitta casalinga stagionale. I dati del report statistico appaiono contrastanti ma la lettura permette di inquadrare il problema principale: i rossoblù non hanno saputo interpretare lo schema tattico proposto dal tecnico bergamasco. Se infatti da una parte il 44% di possesso palla finale non è un dato pessimo, gli appena 9' passati nella metà campo avversaria sono un problema. La Fiorentina non ha fatto molto meglio ma ha tirato di più (10 tiri di cui 8 in porta contro 8 di cui 5 nello specchio) e costruito più occasioni (8 a 6) ma anche amministrato le dinamiche di gioco dominando sia nel lancio lungo che nell'azione manovrata. Il Bologna ha cercato allora di ripartire sui recuperi e di sviluppare azioni in pressing ma purtroppo ha perso una valanga di palloni: 53 fra palle perse e passaggi sbagliati contro i 40 dei viola. A poco conta aver vinto la sfida dei km percorsi (117 contro 114) o aver tenuto un baricentro più alto del solito (sui 53 metri di campo). Va piuttosto sottolineato che proprio nella gara in cui Donadoni ha rinunciato inizialmente agli esterni, la produzione offensiva si è sviluppata soprattutto sulle corsie laterali (71% con leggera prevalenza della zona destra).Come sempre, risulta interessante esaminare alcuni singoli duelli tra giocatori che hanno ricoperto ruoli analoghi. Possiamo partire ad esempio dai rispettivi leader difensivi con Filip Helander capace di perdere ben 8 palloni mentre invece Davide Astori ne ha recuperati invece 5. Se poi i centravanti hanno deluso con tre tiri complessivi tra Destro e Simeone, il paragone diventa impietoso tra il veterano Rodrigo Palacio ed il baby Federico Chiesa. Da una parte l'argentino è stato un fantasma autore soltanto di 1 tiro fuori e 4 palle perse, dall'altra il figlio d'arte ha chiuso con 1 gol ma anche altri 2 tiri in porta e 2 recuperi a compensare parzialmente le 3 palle perse. Per una volta anche il predominio atletico di Erick Pulgar dall'alto dei suoi 12,84 km percorsi è servito a poco visto che il terzetto dei mediani viola ha superato complessivamente quota 36 km equamente ripartendosi lo sforzo. Una nota positiva per guardare al futuro con speranza? L'ingresso di Riccardo Orsolini che in 27' ha prodotto 1 tiro fuori dallo specchio della porta e 2 cross. Con l'esordio dell'esterno ascolano e quello di Felipe Avenatti diventano 885 i calciatori ad aver indossato la maglia del Bologna dal 1909 ad oggi.
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