Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono sempre più vicine e Marcell Jacobs le ha nel mirino da tempo. L'uomo più veloce del mondo, dopo quel trionfo fantastico oro a Tokyo 2021, ha faticato e non poco a causa di una serie di infortuni. Le critiche non sono mancate, anzi, colleghi e tifosi non si sono di certo risparmiati. L'azzurro si sta ora allenando in Florida dopo la separazione con il suo allenatore Paolo Camossi ed è pronto a tornare in gara in vista dell'impegno olimpico.

Jacobs
Marcell Jabobs con il tircolore (ph. Image-Sport)

Quando rientra in gara Marcell Jacobs?

Jacobs sta affinando la preparazione in vista delle Olimpiadi 2024 in quel della Florida. Il 28 maggio 2024 l'azzurro tornerà per la prima volta ai blocchi di partenza in una gara ufficiale, a distanza di quasi nove mesi dall'ultima volta. Marcell sarà infatti impegnato nel meeting di Ostrava, sesta tappa del World Atlethics Continental Tour Gold (secondo circuito più importante nel mondo dell'Atletica dopo quello della Diamond League). In questa occasione saranno impegnati altri campioni olimpici come Tamberi e Duplantis. Vederlo all'opera sarà interessante per capire la sua condizione fisica prima di tutto, ma servirà soprattutto allo stesso corridore per verificare il punto della sua preparazione, a ridosso della parentesi olimpica parigina.

Le parole di Jacobs al The Guardian: doping, oro olimpico e non solo

Il campione olimpico ha lasciato un'intervista al giornale britannico, uno di quelli che aveva fatto trapelare accuse di Doping nei confronti dello stesso Jacobs. L'azzurro ha toccato diversi temi, spiegando come la vittoria olimpica abbia portato tanto di buono, ma altrettanto di negativo:

Le critiche mi hanno fatto molto male, arrivavano da ogni parte. Come se non gareggiassi poi per paura di qualcosa. Io non scendevo in pista perchè non ero in grado di farlo. I due anni post Olimpiadi sono stati durissimi. Ho avuto un problema alla schiena e al nervo sciatico che era difficile da individuare e poi affrontare. Penso che buona parte dello schifo che mi è arrivata sia stato dettato dallo shock nel vedere un italiano vincere i 100 metri. Vincere un altro oro sarebbe fantastico, ma non cambierebbe molto me o la mia immagine. Sono stato il primo azzurro a farlo, quindi quello che ho fatto rimarrà qualcosa di storico. Non devo dimostrare nulla a nessuno. Ora corro solo per me e per dimostrare a me stesso cosa posso ancora fare dopo due anni e mezzo negativi.

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